Gutierrez ripercorre l’annus horribilis della Sauber

Esteban Gutierrez, oggi terzo pilota della Ferrari, ammette di essere rimasto sorpreso dei problemi avuti dalla Sauber la scorsa stagione e racconta come la situazione critica abbia influito anche sulla scelta dei piloti.

Gutierrez Sauber Austria 2014

La Sauber è stata certamente la sorpresa negativa della stagione 2014. Zero punti conquistati, posizionatasi in classifica costruttori addirittura alle spalle della Cenerentola Marussia, la scuderia elvetica ha vissuto una stagione d’inferno davvero inaspettata. A raccontare lo sgomento del team è il neo terzo pilota Ferrari Esteban Gutierrez.

La scarsa competitività della monoposto ha colto tutti di sorpresa e questa è una delle cause che hanno reso tutto più difficile nel corso della stagione. La frustrazione nel corso dell’anno non ha riguardato soltanto i piloti, ma anche l’intero team”, ha sottolineato il messicano. Nonostante lo zero in classifica piloti, Esteban guarda il bicchiere mezzo pieno: “Credo di aver fatto un ottimo passo avanti in termini di prestazioni rispetto alla mia stagione d’esordio. Ho fatto dei progressi ed ho dimostrato di avere la forza per affrontare le difficoltà che una stagione come l’ultima mi ha proposto. Ovviamente avrei preferito ritrovarmi in una situazione differente, ma credo che l’esperienza fatta nel 2014 mi possa servire molto nel futuro. Da un certo punto di vista possiamo dire che ho apprezzato le difficoltà di questa stagione, mi hanno reso più forte e preparato”.

Gutierrez ha poi affrontato l’argomento relativo alla sua mancata riconferma in Sauber:E’ stata una delusione, ma allo stesso tempo dovevo accettare questa situazione e guardare avanti. Sono grato a tutti i ragazzi, gli ingegneri ed i meccanici con cui ho lavorato negli ultimi due anni. In questo momento la situazione della Sauber è differente, rispetto al passato, sotto tutti i punti di vista. Hanno cambiato il loro modo di selezionare i piloti”. Una dichiarazione che suona come un’accusa al team elvetico, reo di concentrarsi ormai su piloti dotati di una ottima dote economica più che su veri talenti emergenti. “La maggior parte del personale del team è consapevole dell’impegno che ho messo in questa avventura, lavorando assieme anche nei momenti difficili. Purtroppo, ad altre persone all’interno della squadra, non è sembrato che abbia profuso lo stesso impegno”.

Il messicano, dunque, si toglie dei sassolini dalle scarpe, consapevole che la nuova esperienza in Ferrari potrà essergli utile per trovare un volante nel 2016, magari proprio guardando alla Haas Formula.

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