Alonso: “Gli anni in Ferrari i migliori della mia carriera”
Quattro anni intensi e difficili, ma a cui Alonso dà un voto alto. Ecco come Fernando giudica il suo periodo a Maranello, senza però risparmiare qualche frecciatina.
In attesa di conoscere l’ufficialità del suo ritorno in McLaren, Fernando Alonso traccia un bilancio dei suoi 5 anni in quel di Maranello, tra mondiali sfiorati, vittorie memorabili e incomprensioni col team e con i tifosi.
Il pilota di Oviedo non vince un mondiale dal lontano 2006, ma nonostante la lunga carenza definisce il suo periodo da ferrarista come il migliore della sua carriera. “Se dovessi dare un voto da 1 a 10 alla mia esperienza alla guida della rossa, darei un nove. Sono consapevole che può sembrare un voto alto, ma è stato un periodo che ho apprezzato molto, sono cresciuto sia professionalmente che umanamente. Ho lavorato con delle persone eccezionali, ho messo il cuore in ogni corsa disputata e credo di aver raggiunto il miglior livello nella mia carriera da pilota”.
Le dichiarazioni dell’ex prima guida Ferrari si spostano poi verso Kimi Raikkonen, autore di una stagione incolore e costantemente sovrastato dallo spagnolo nel 2014: “Ho avuto come compagno di team un campione del mondo e la cosa mi ha fatto sorgere qualche dubbio. Tuttavia ero curisoso di vedere le sue performance per vedere dove potevo migliorare e cosa potevo imparare. Nonostante abbia conquistato soltanto due podi, nei suoi confronti ho avuto la meglio per 16 – 3 in qualifica e 17 -2 in gara”.
Fernando, dunque, non si lascia sfuggire l’occasione di lanciare una frecciatina nei confronti di Raikkonen, ma ritorna subito a dichiararsi soddisfatto del suo quinquennio rosso: “Non avrei mai immaginato di avere queste performance stupende nel corso di questi cinque anni, trovandomi a lottare per il titolo, correndo sempre senza arrendermi mai. Sono orgoglioso del team e del lavoro che abbiamo svolto assieme. Non abbiamo vinto il mondiale, ma abbiamo avuto contro un periodo di dominio vero e proprio in Formula 1, prima con la Red Bull e poi con la Mercedes, e nessuno è riuscito ad avvicinarsi a loro. Questa è la ragione per cui valuto i miei cinque anni in Ferrari con un 9. Credo comunque che qualunque pilota dovrebbe correre con la Scuderia almeno un anno, è una esperienza incredibile”, ha concluso.