Alonso si guarda indietro: “E’ stata dura lasciare la Ferrari”
Il pilota spagnolo, in attesa dell’annuncio del suo passaggio in McLaren, ammette che la separazione con la Ferrari non è stata del tutto rapida e indolore come si può pensare.
Fernando Alonso ha lasciato la Scuderia Ferrari al termine di questa stagione sportiva, mettendo la parole fine su un rapporto d’amore e odio durato quattro anni. Il due volte Campione del Mondo sarà l’uomo su cui la Honda punta per riportare al vertice la sua power unit che, dal 2015, spingerà la McLaren. A Woking, più di un socio ha dovuto ingoiare un boccone amaro nel veder tornare Alonso che, nel 2007, aveva avuto una parentesi piuttosto burrascosa con il team inglese. L’ufficialità manca ancora ed è legata al dibattito interno su chi sarà il compagno di Alonso tra Button o Magnussen.
Alonso ha però ammesso che la decisione di lasciare la Ferrari è stata piuttosto complicata da prendere: “E’ molto difficile chiudere la porta in Ferrari, sapendo che non porterò più con me questo colore rosso il prossimo anno. E’ stata una decisione molto difficile da prendere, ma credo sia stato lo stesso per Felipe (Massa, ndr) lo scorso anno, che dopo un lungo rapporto ha dovuto dire bye-bye al team”. Ma lo spagnolo si giustifica aggiungendo: “Mi manca troppo salire sul podio, festeggiare con lo champagne, vincere i titoli e credo che un nuovo progetto mi porterà più vicino a tutto ciò. Forse non in un anno, ma in un futuro non molto lontano non ho dubbi che mi batterò ancora”.
In più occasioni Fernando ha dimostrato d’avere un piede pesante, nonostante i limiti della Ferrari F14T. Ma è lo stesso spagnolo a scagionare in qualche modo la sua ex squadra, ammettendo che c’erano poche possibilità per chiunque di ribaltare una situazione con la Mercedes dominatrice: “Penso che le Mercedes siano state imprendibili per chiunque. Ma spero di fare meglio di quest’anno e godere di battaglie per il podio”.
Infine, una battuta su un possibile ritorno in Rosso: “Sono andato dalla Renault alla McLaren, poi sono tornato alla Renault e poi in Ferrari. Sembra che le persone che lavorano con me mi lascino sempre una porta aperta, malgrado quello che leggo in giro. Alla fine, posso sempre tornare nei team in cui ho lavorato e questo è un buon segno. Al momento tornare in Ferrari non è un’opzione, anche perché dopo essersi salutati, non si pensa ad una cosa del genere, ma questo non esclude a propri che potrebbe succedere in futuro“, ha concluso.