Il fascino della Coppa America non porta Newey in Ferrari
Il geniale progettista inglese era ad un passo dalla Ferrari, fin quando non si è profilata la possibilità di creare uno scafo per la Coppa America. E la passione di Newey ha avuto la meglio…
Le indiscrezioni circolate quest’anno sul possibile approdo di Adrian Newey in Ferrari erano vere. Luca Cordero di Montezemolo era riuscito ad intavolare una trattativa con il geniale progettista inglese, terminata con tanto di stretta di mano, e la stampa italiana aveva intercettato la notizia, seppur tra le smentite dalle parti in causa.
Adrian Newey era pronto ad accettare l’offerta della Scuderia, se non fosse che la Red Bull – pur di non cedere il progettista – si è inventata quello che è l’Advanced Technologies Centre, nato proprio per assecondare i desideri di Newey di progettare qualcosa che vada oltre la Formula Uno.
A quel punto, Adrian si è lasciato tentare. Farà un passo indietro con la Red Bull Racing nel 2015, che seguirà solo marginalmente in qualità di consulente, ma si dedicherà – come annunciato ieri – alla preparazione di uno yacht per la Coppa America. Lo farà insieme a Ben Ainslie, il velista inglese più vincente della storia, con quattro medaglie d’oro e una d’argento ai Giochi Olimpici nella categoria Laser e Finn. E’ l’unico ad aver vinto medaglie in cinque diverse edizioni delle Olimpiadi. Lo scorso anno ha vinto anche l’America’s Cup con il team americano BMW Oracle Racing.
In una nota congiunta alla stampa, Ben Ainslie racing e Red Bull Advanced Technologies hanno annunciato la partecipazione alla 35° Coppa America. Red Bull metterà a disposizione le proprie competenze di simulazione e modellazione per aiutare Ainslie a vincere la prossima Coppa America e dare a Newey la possibilità di dedicarsi ad una delle sue più grandi passioni.