Grosjean con due piedi in una scarpa: “Vorrei restare, ma…”
La stagione 2014 gli ha portato in dote appena due ottavi posti. Un bottino magrissimo per Romain Grosjean, che non esclude di prendere il volo da Enstone per approdare a lidi più ambiziosi. A Formula1.com il francese racconta cosa è stato per lui l’annus horribilis della Lotus e guarda alle conseguenze della partnership motoristica con Mercedes nel 2015. Lasciando intendere che restare non sarebbe poi tanto male…
D: Romain, è stata una stagione spaventosa per la Lotus – riesci a trovarci qualcosa di buono?
Romain Grosjean: “No! (ride) Naturalmente sì, anche se si tratta di una stagione che va contro la mia natura. Non sono una persona molto paziente, non amo perdere, non sono il tipo che guarda a una stagione difficile come a un processo positivo di apprendimento. Ma ho lavorato tanto su me stesso e credo di avere imparato molto, probabilmente più che in una buona stagione e in un anno più facile. Quando hai una macchina complicata devi sviluppare nuove qualità. Ho dovuto essere il leader e non potevo semplicemente voltare le spalle e andarmene quando le cose non funzionavano. Ho dovuto sedermi con il team e trovare delle soluzioni, passando molto tempo in fabbrica e al simulatore e tutto questo mi ha aiutato a essere un leader. Dunque sì, ho imparato tante cose nuove!”.
D: Jackie Stewart una volta definì la sua difficile stagione 1970 come un anno di formazione del carattere…
RG: “Ah ah, è una cosa quasi troppo semplice da dire! La vita è un processo di formazione del carattere e quello che sto affrontando è un anno di vera, vera costruzione del carattere. Ma devi ingoiare i bocconi amari, e fare il meglio che puoi nelle cose che puoi cambiare e accettare quelle che non puoi cambiare. Quando sei molto giovane, naturalmente, vuoi vincere sempre. Ora che sto maturando, prendo le cose con un po’ più di filosofia”.
D: Alla fine del 2013 la Lotus era una potenziale vincitrice di gare. Ora il team ha soltanto otto punti. Te lo devi essere chiesto decine di volte nel corso della stagione: com’è potuto succedere tutto questo? Sei giunto a una conclusione?
RG: “Per spiegare la situazione attuale ci sono probabilmente quattro chiavi di lettura: la power unit, la reazione alle nuove regole, il ritardo nel realizzare la vettura e la nostra reazione ai problemi. La Mercedes ha fatto un lavoro incredibile con la sua power unit e noi non abbiamo costruito una vettura sufficientemente buona per le nuove regole. Siamo rimasti indietro. E naturalmente se ti puoi permettere dei budget enormi è più facile fare cambiamenti in corso d’opera, se le cose non vanno per il verso giusto. Dunque abbiamo dovuto affrontare quello che il 2014 ci ha portato. La buona notizia è che avremo il motore Mercedes la prossima stagione e che la squadra sa cosa deve essere fatto con la vettura. I nostri ingegneri cominciano a capire le cose su cui non ci siamo focalizzati correttamente quest’anno. Ora dobbiamo mettere tutto assieme per il 2015″.
D: Quanto è positiva la notizia che correrete con il motore Mercedes la prossima stagione?
RG: “È una cosa buona, ma non ti rende automaticamente un potenziale vincitore. Ma è bene essere consapevoli del potenziale del motore e rendersi finalmente conto del nostro reale deficit. Ripartiremo da questo”.
D: Montare un motore diverso nel 2015 significherà anche apportare dei cambi molto significativi al telaio..
RG: “In ogni caso dovremmo apportare delle modifiche alla vettura, dal muso al posteriore, dunque non fa molta differenza! Ho già visto la vettura in galleria del vento: è assai più bella. Sembra davvero una macchina migliore. Non dirò che è una macchina vincente, ma abbiamo tutti grandi speranze!”.
D: Stai parlando in termini davvero positivi della Lotus 2015, ma sarai tu a guidarla?
RG: “Ho un contratto. E ho un’opzione per rescindere da questo contratto. Non è un segreto il fatto che vorrei essere parte di un grosso team, come Ferrari, McLaren o Mercedes, e alcuni di questi non hanno annunciato ancora la propria line-up per la stagione 2015, dunque c’è ancora speranza di farcela, se non per il prossimo anno, almeno per il 2016. Non vorrei però lasciare la Lotus in un momento così e credo inoltre che il prossimo anno le cose non andranno male. Se rimango, sarò felice di restare, perché penso che potrebbe esserci la possibilità di assaggiare ancora dello champagne, almeno un paio di volte! Ma vorrei anche essere un campione, e per ottenere questo, devo andare avanti”.
D: Ci sono stati tutta una serie di rumours su dove correrà Fernando Alonso il prossimo anno. Secondo uno di questi, Alonso potrebbe spostarsi in Lotus per un anno per abituarsi al motore Mercedes. Si tratta di una minaccia alla tua posizione?
RG: “No! La silly season viene chiamata silly season [stagione sciocca, ndr] per una ragione! Non sono preoccupato. So che sarò in Formula 1 il prossimo anno. Vero è che Fernando è una figura chiave per il mercato, ma credo che la partenza di Vettel dalla Red Bull sia stata inaspettata un po’ per tutti e che abbia scosso un po’ le cose, anche per i grossi nomi! Per me, la sola cosa importante è che sarò in F1 nel 2015″.
D: Com’è il tuo rapporto con il tuo compagno di squadra Pastor Maldonado? Anche lui deve essersi sentito fuori dalla grazia divina in questa stagione..
RG: “Il nostro rapporto è buonissimo. Posso immaginare che la sua situazione sia un po’ più spiacevole della mia, vedendo che risultati ha raggiunto la Williams quest’anno. È un pilota veloce ed è difficile batterlo in qualifica. Ma il team sta lavorando abbastanza bene, non ci sono tentativi di scaricare le colpe su qualcuno. Tutti vogliamo andare avanti”.
D: Natale è abbastanza lontano. Cosa è realistico attendersi?
RG: “Ok, allora posso dire che non ci sarà nessun miracolo dalle nostre parti. Siamo ancora molto fuori dal ritmo giusto. Abbiamo provato un nuovo muso e questa, forse, è la direzione che prenderemo il prossimo anno. In realtà stiamo già provando adesso alcune soluzioni per la prossima stagione, dato che le regole non cambieranno tantissimo, musetto a parte. Con meno test e meno tempo trascorso in galleria del vento, devi per forza provare in pista”.
D: Se potessi esprimere un desiderio e cambiare qualcosa per la Lotus, cosa sarebbe?
RG: “Andrei alla Mercedes, mi fregherei una vettura, la dipingerei di nero e la guiderei!” (ride)