Motori congelati: Ferrari e Renault contro Mercedes
Ferrari e Renault tornano all’attacco per lo “scongelamento” dello sviluppo dei motori a stagione in corso. Era stato trovato un accordo tra i motoristi, ma la Mercedes ha fatto dietrofront.
E’ in atto una vera e propria lotta politica nel mondo della Formula 1. L’argomento di discussione è il superamento della regola che impone il congelamento dello sviluppo delle power unit nel corso della stagione. La superiorità imbarazzante vista in questa stagione d’esordio da parte della power unit made in Stoccarda, ha fatto storcere il naso alla concorrenza – segnatamente Ferrari e Renault – impossibilitata a recuperare il terreno nei confronti del motorista tedesco.
Nel corso di una riunione avvenuta durante il weekend del Gp di Singapore, Marco Mattiacci in rappresentanza della Ferrari, Christian Horner per la Red Bull e Toto Wolff per Mercedes, avevano trovato un accordo per superare il divieto di sviluppo delle power unit nel corso della stagione, aumentando da 32 a 40 il numero di «gettoni» utilizzabili nel 2015 per intervenire sulle componenti del propuslore, diluendo gli aggiornamenti durante la stagione, anziché nel periodo intercorrente da dicembre a febbraio.
L’accordo è tuttavia saltato e sono stati proprio Christian Horner e Marco Mattiacci a rivelare i retroscena. “A Singapore ci eravamo accordati su una posizione e qui (Sochi ndr.) la Mercedes l’ha cambiata” , ha affermato il team principal della Red Bull, seguito a ruota da Mattiacci: “Qualcuno della Mercedes aveva votato per l’azienda che rappresenta. Quando io faccio affari, se dico sì è sì. Questa retromarcia è stata deludente. Abbiamo la maggioranza dei voti per muoverci. I motori congelati non sono nello spirito della F1”.
Non si è fatta attendere la risposta piccata da parte del diretto interessato Toto Wolff: “Mi meraviglio che certe cose siano state rese pubbliche. Io non parlo degli affari finché non sono conclusi. In ogni caso, il principio che noi seguiamo è la stabilità. Non è questione di volere conservare il nostro vantaggio di prestazioni”.
La controversa disputa verrà tuttavia decisa definitivamente dalla Commissione F1, anche se, affinchè si possa oltrepassare tale vincolo, è necessaria l’unanimità dei consensi. Ferrari, Renault e la rientrante Honda hanno tutto l’interesse a “scongelare” lo sviluppo dei motori nel corso della stagione per evitare un ulteriore imbarazzante dominio Mercedes anche nel 2015.
Certamente una serie di sviluppi programmati nel corso dell’anno non incrementerebbe i costi rispetto ad un singolo e massiccio sviluppo a concentrato in pochi mesi e, soprattutto, ridarebbe alla Formula 1 quello spirito di categoria finalizzata alla massima ricerca tecnologica.