Suzuka, “solito” 5° posto in griglia per Alonso. 10° Raikkonen
Nelle qualifiche del Gp del Giappone, Fernando Alonso blinda la sua usuale terza fila, senza lasciarsi sfiorare dalle chiacchiere di mercato. Indietro Kimi Raikkonen, che lamenta una vettura poco stabile.
Sono passate un po’ sottotraccia le qualifiche del Gp del Giappone. Tutta l’attenzione del sabato di Suzuka si è concentrata sulla bomba di mercato esplosa nella notte italiana: l’addio di Sebastian Vettel alla Red Bull e il suo probabile passaggio in rosso (spoiler generosamente concesso da Christian Horner, team principal RB), e le conseguenti speculazioni relative al futuro di Fernando Alonso.
Ma il Matador non si è fatto minimamente influenzare dalle chiacchiere di mercato: nelle qualifiche del Gp del Giappone ha tirato fuori il meglio possibile dalla F14T, arpionando la quinta posizione con il tempo di 1’33’’740, dietro le impossibili Mercedes e le velocissime Williams. L’asturiano, che ha pagato 1.2 secondi alla pole position di Rosberg, ha parlato di un ottimo feeling con la vettura. Sensazioni esattamente opposte per Kimi Raikkonen che, dopo i vari acciacchi accusati nelle libere e un cambio di Power Unit, ha patito otto decimi dal compagno di squadra (il suo tempo è di 1’34’’548), ritrovandosi fanalino di coda della Q3.
La differenza di prestazioni tra i piloti Ferrari è stata netta sin dal primo round delle qualifiche: mentre Alonso è riuscito a far segnare con le gomme a mescola Hard un tranquillo 1’34’’497, che gli ha garantito l’approdo in Q2 con il quinto tempo e un set di pneumatici a mescola Media in più per le fasi successive, Kimi Raikkonen è stato costretto a scendere in pista per un secondo run con gli pneumatici più morbidi. Si è migliorato poco: il suo 1’34’’984 gli è valso il settimo tempo della Q1.
Per Fernando Alonso è stato tranquillo anche il passaggio alla fase finale delle prove ufficiali: con due run su gomme medie l’asturiano ha confermato il quinto posto, con il tempo di 1’33’’675 (il miglior parziale della sua giornata). Assai meno semplice l’approdo in Q3 di Kimi Raikkonen: nel primo run i tempi del finlandese non sono stati esaltanti, ma Iceman ha trovato per il rotto della cuffia il nono tempo alla bandiera a scacchi, con il crono di 1’34’’771.
Negli ultimi dodici minuti per i ferraristi non sono arrivati particolari colpi di scena: Fernando Alonso ha continuato a braccare le due Williams, pur pagando mezzo secondo a Valtteri Bottas e non migliorando il tempo della Q2. Raikkonen ha migliorato il proprio parziale giornaliero di circa due decimi, ma non è andato oltre la quinta fila.
Il finlandese non è per nulla contento della propria vettura: “Aver cambiato la Power Unit prima delle qualifiche non mi ha aiutato sicuramente”, ha affermato a caldo nel dopo qualifiche. “Ma per qualche motivo è la macchina che non gira. Quando c’è un inizio giro come questo, in cui la macchina non riesce a curvare, non è molto piacevole. Vedremo come andrà la gara: faremo del nostro meglio”.
Toni decisamente diversi quelli di Fernando Alonso: “Penso che è stato un weekend molto positivo fino ad adesso. Ho trovato una grande confidenza con la macchina sin dal primo giro delle prove libere”, ha spiegato l’asturiano. “Quinto è la solita posizione di sempre, mi qualifico sempre quinto ultimamente. Ma questo è un quinto posto diverso: mi sono veramente divertito, la vettura andava bene sul veloce, e ha dato 8 decimi all’altra Ferrari”.
E sul tormentone di giornata, il suo futuro dopo l’annuncio shock di Sebastian Vettel, Alonso ha risposto così: “Ancora non ho decido del tutto il mio futuro. Non è cambiato nulla rispetto a giovedì. Ho un piano in testa da circa due, tre mesi. Sono in una posizione privilegiata, perché posso scegliere più o meno dove andare e il momento in cui andare. Ho guadagnato molto rispetto in tutti questi anni, soprattutto negli ultimi cinque in Ferrari, quindi, essendo una delle parti in causa nelle decisioni, forse alcuni dei movimenti che stiamo vedendo oggi sono un’implicazione di quello che sto decidendo di fare. Dunque aspettiamo un altro po’ e quando chiarirò completamente i miei ultimi dubbi, vi dirò dove andrò. E’ una situazione molto aperta. Ci sono molte possibilità. Voglio fare una cosa per molti mesi. Voglio vincere. Voglio essere Campione del Mondo. Voglio lavorare professionalmente come ho fatto per tutta la mia carriera. Ho bisogno di essere felice. Ho bisogno di molte cose e, se le mettiamo insieme, portano in una direzione. E quella direzione probabilmente ha mosso il mercato nel modo che stiamo vedendo adesso. Ma ancora non ho deciso”.