Magnussen: “Al limite del potenziale già a Melbourne”
Kevin Magnussen ammette: “La McLaren era al massimo del potenziale a Melbourne. Poi gli altri hanno migliorato…”
Kevin Magnussen è attualmente undicesimo nella classifica piloti e primo tra i rookie di quest’anno, davanti a Daniil Kvyat della Toro Rosso e Marcus Ericsson della Caterham. 39 i punti che il pilota danese ha conquistato finora, di cui 18 raccolti alla prima gara, a Melbourne.
Il Campionato della McLaren sembrava essersi aperto nel migliore dei modi: un doppio podio, con Kevin secondo e Jenson Button terzo. Poi, però, un escalation negativa ha portato la Mp4-29 a lottare semplicemente per la zona punti. E Kevin, con costanza, i punti li ha centrati altre otto volte dopo il debutto in Australia. Ben presto, però, quello che veniva paragonato come il nuovo Hamilton, ha dovuto fare i conti con una monoposto non certo all’altezza della situazione, tanto da ritrovarsi a lottare per il quinto posto mondiale con la Force India.
“Abbiamo avuto una gran partenza a Melbourne, perché eravamo molto ben preparati con tutti i sistemi della vettura e siamo riusciti a trovare tutto il potenziale della monoposto. Ben presto, però, gli altri hanno rimontato e imparato a controllare i loro sistemi, tirando fuori il massimo dalle loro auto. Noi, invece, siamo scivolati indietro perché non avevamo altro potenziale. Ecco cosa è successo in sintesi”, ammette Magnussen in una intervista al sito Crash.net. “Ci manca carico aerodinamico e stiamo cercando di recuperare. Ci stiamo avvicinando agli altri, ma molto lentamente”.
Ovviamente, l’aver debuttato immediatamente con un podio ha creato grandi aspettative che successivamente non sono state rispettate: “Sono contento di essere salito sul podio alla prima gara, ma al tempo stesso è stato difficile perché questo ha prodotto delle aspettative altissime e avere delle gare difficili, subito dopo, è stato davvero duro. E anche in Danimarca erano molto delusi. Ma non me ne preoccupo, neanche io sono contento. Loro vogliono solo vedermi vincere e sono sicuro che, un giorno, ce la farò”.