Caterham, porte aperte per il rinnovo di Ericsson

Manfredi Ravetto, Team Principal della Caterham, conferma che la volontà del team è quella di tenere con sé Ericsson anche nel 2015.

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Nonostante le prestazioni non certo esaltanti, Marcus Ericsson sembra destinato a rimanere in Formula 1 con la Caterham il prossimo anno. In un anno particolarmente complesso per il team di Leafield, Marcus ha faticato parecchio ad adattarsi e mostrare il suo potenziale ed il miglior risultato stagionale resta l’undicesimo posto al GP di Monaco.

Il Team Principal della Caterham – Manfredi Ravetto – pensa che la performance di Ericsson a Singapore sia stata una delle migliori e l’intenzione è cercare un rinnovo contrattuale per il 2015: “Ho visto un Ericsson molto forte a Singapore che ha fatto la sua migliore gara della stagione. Mi dispiace per le opportunità venute meno nelle prove libere e nelle qualifiche, a causa di problemi tecnici, perché altrimenti avrebbe potuto fare anche meglio. Il fatto che sia riuscito a tenere entrambe le Marussia dietro è stato fantastico. Siamo davvero soddisfatti dei suoi progressi e le nostre porte sono aperte per il prossimo anno. Abbiamo iniziato a parlare con il suo management ed i suoi finanziatori e saremo lieti di cogliere i frutti di questo investimento, piuttosto che vederlo andare altrove”.

Mentre il futuro di Ericsson con la Caterham sembra avere un trend positivo, dettato da una logica commerciale alle spalle, non si può certo dire la stessa cosa per Kamui Kobayashi. Solo a breve sapremo se Kobayashi guiderà anche a Suzuka ma, intanto, il team continua a sondare il terreno per avere qualche pilota pagante per una gara one-off, così come è stato fatto con Lotterer. “Non abbiamo fretta di prendere questa decisione”, afferma Ravetto parlando con Autosport. “Vorrei sottolineare che Kamui è sempre parte della famiglia e siamo dispiaciuti per la sfortuna che l’ha colpito a Singapore. Detto questo, la scelta del pilota è molto delicata e devo ascoltare i consigli di molte persone che hanno parecchia influenza in questo senso. Insomma, non si tratta di una decisione di un solo uomo”, ha concluso.

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