Vettel 2°, Ricciardo 3°: la Red Bull sorride a Singapore
Dopo le buone performance in qualifica, la Red Bull si conferma anche in gara, conquistando la seconda e terza posizione con Vettel e Ricciardo. Qualche preoccupazione nel finale con entrambi i piloti in crisi di gomme, ma l’azzardo della strategia con solo due soste ha permesso alla Red Bull di occupare i gradini più bassi del podio.
Nella notte di Singapore la Red Bull torna sul podio con entrambi i suoi piloti, ma il risultato di oggi è stato molto sofferto e nel finale Vettel e Ricciardo, rispettivamente secondo e terzo al traguardo, hanno dovuto fare i conti con gomme finite e con il ritorno di Fernando Alonso.
Al semaforo verde scatta bene Vettel, che davanti ha la piazzola vuota di Rosberg, mentre Ricciardo tenta subito di andare a chiudere il suo compagno di squadra, lasciando via libera ad Alonso. Lo spagnolo però taglia la chicane della curva 1 e deve restituire la posizione a Vettel che può così mettersi all’inseguimento di Hamilton, mentre Ricciardo è quarto e tenta il sorpasso sul ferrarista. Dai box, però, l’australiano viene avvisato che le temperature dei suoi freni sono alte e gli vengono dati dei consigli per sistemare il bilanciamento della sua monoposto.
Vettel è l’unico che nei primi giri riesce a girare sugli stessi tempi di Hamilton, ma l’inglese inizia ben presto a distanziarlo e al giro 12 il tedesco della Red Bull perde circa 2 secondi dal leader della corsa. Nel giro successivo, perciò, il Campione del Mondo rientra ai box, seguito subito da Ricciardo ed entrambi montano coperture SuperSoft. Dopo la prima serie di pit stop le posizioni dei due piloti Red Bull non sono cambiate, con Vettel secondo e Ricciardo quarto.
Siamo ad un terzo della gara quando Vettel vede Alonso avvicinarsi: lo spagnolo, infatti, ha progressivamente recuperato sul tedesco portandosi ormai a un secondo. Al 26° giro arriva il momento del secondo pit stop di Vettel che, dopo 2”6 rientra in pista con gomme Soft. Il tedesco, però, ha perso la posizione su Alonso ed ora è staccato di quasi due secondi. Nel corso del 28° giro arriva il turno di Ricciardo che, dopo una sosta di 2”7, rientra in pista in 4° posizione, anche lui con gomme Soft.
Siamo al 31° giro, praticamente a metà gara, quando cede l’ala anteriore di Perez ed entra la Safety Car. Molti piloti approfittano per effettuare il pit stop, ma Hamilton e le due Red Bull rimangono in pista. Al 38° giro la gara riprende, ma già nel primo giro lanciato Hamilton guadagna 3 secondi su Vettel, secondo in quel momento. Al 41° giro il box Red Bull dice a Vettel di conservare le sue coperture perché devono tentare di arrivare fino in fondo, ma il tedesco non è dello stesso avviso: secondo lui è necessaria un’altra sosta, ma dal muretto gli dicono che questo costerebbe troppe posizioni perché altri alle sue spalle arriveranno fino alla fine senza effettuare ulteriori pit stop.
A 15 giri dalla conclusione Vettel accusa un distacco di 16” da Hamilton, ma l’inglese deve continuare ad incrementare se vuole mantenere la testa della corsa anche dopo il pit stop che lui deve necessariamente fare per montare tutti i tipi di coperture. Ricciardo, intanto, vede Alonso avvicinarsi, lo spagnolo si ritrova a circa un secondo e mezzo dall’australiano che sta lottando anche con problemi tecnici della sua monoposto: dal box gli viene ricordato di sistemare il settaggio del differenziale per non andare a complicare i problemi con la sua vettura.
Al 53° giro Hamilton rientra per il pit e, anche se il suo vantaggio è di oltre 24 secondi, quando torna in pista si ritrova alle spalle di Vettel. L’inglese, però, può contare su gomme fresche mentre il tedesco ha gomme praticamente finite. Nel giro successivo, infatti, Hamilton si riprende subito la testa della corsa con un facile sorpasso su Vettel che deve solo pensare a conservare le sue coperture fino alla fine per evitare il pit.
I timori che il tedesco aveva espresso via radio al suo team sulla durata delle gomme si sono avverati e il tedesco si trova alle spalle la coppia formata da Ricciardo e Alonso che iniziano a mettergli pressione. Mancano però pochi giri alla fine e le posizioni rimangono congelate fino alla bandiera a scacchi. La Red Bull può quindi festeggiare un week end positivo, con entrambi i suoi pilota a stappare lo Champagne sul podio e un bel po’ di punti portati a casa, anche se il divario dalla Mercedes continua ad essere pesante.
Sul podio è tornato il sorriso sul viso di Sebastian Vettel, al suo miglior risultato stagionale: “E’ un circuito che apprezzo molto e mi piace l’atmosfera che c’è qui. La gara però è sempre dura e anche quest’anno siamo arrivati al limite delle due ore. Sono partito bene e sono riuscito a superare subito Daniel, la mia è stata una gara decente, ma la Safety Car è arrivata nel momento peggiore per noi, e abbiamo dovuto azzardare con la strategia. Le gomme erano praticamente finite quando alla fine Daniel e Fernando mi hanno raggiunto, ma fortunatamente sono riuscito a resistere”.
Contento anche Daniel Ricciardo che ha definito quella di Singapore un altro gran premio di casa: “Questa la vivo come una gara di casa. La distanza tra Singapore e Melbourne è praticamente la stessa di quella tra Melbourne e Perth”. Eddie Jordan non ha perso l’occasione di chiedergli un’opinione sulla partenza, quando Alonso ha lasciato la posizione a Vettel, domandando all’australiano se si aspettava lo stesso trattamento da parte del ferrarista: “Non so, devo riguardare l’episodio, sapevo che avrebbe restituito la posizione a Seb ma non sapevo se l’avrebbe fatto anche con me. Io comunque ho pensato solo a concentrarmi sulla gara e sono felicissimo di essere sul podio proprio qui”.
Soddisfatto del risultato anche Chris Horner che ha commentato: “Sono molto felice del risultato di oggi, abbiamo fatto molti punti e siamo finiti secondi e terzi. Entrambi i piloti hanno fatto un ottimo lavoro e abbiamo scelto una buona strategia, che ci ha ripagato nel finale e ci ha aiutati a tenere dietro Fernando”.