Mercedes, Hamilton: “Sognavo che le cose andassero così!”
Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Singapore e sorpassa in classifica piloti il compagno di squadra Nico Rosberg, vittima di problemi di natura elettrica che hanno compromesso le funzionalità del suo volante.
Clamoroso sorpasso in classifica piloti per Lewis Hamilton: il pilota inglese ha vinto il Gran Premio di Singapore e ha così sopravanzato il compagno di squadra e acerrimo rivale Nico Rosberg, vittima di problemi di natura elettrica che lo hanno costretto a partire dalla pit lane, dopo aver sostituito il volante a seguito dei problemi occorsi durante il suo installation lap, e lo hanno portato al ritiro, dopo aver tentato un’ulteriore sostituzione del volante in fase di pit stop.
Doccia fredda per l’ex leader del mondiale, che ha dovuto assistere al muretto dei box ad un’ottima prestazione del compagno di squadra, riuscito a gestire la gara dopo l’ingresso della Safety Car inanellando prestazioni ottime su pneumatici P Zero Red Supersoft che gli hanno permesso di stare davanti a Vettel, su P Zero Yellow Soft, pur effettuando un pit stop in più, e lo hanno portato alla vittoria. Un risultato pesantissimo in ottica mondiale, che non solo azzera il vantaggio in classifica di Rosberg, ma porta l’anglocaraibico in vetta alla classifica del Mondiale Piloti. Tre punti separano i nemici-amici Hamilton e Rosberg, protagonisti di una lotta sempre più accesa e serrata, e garantiscono un prosieguo della stagione al cardiopalma per i due alfieri delle Frecce d’Argento.
Problemi prima dell’inizio della gara per Nico Rosberg; il pilota tedesco è dovuto rientrare ai box dopo un inconveniente di natura elettrica durante l’installation lap. Sostituzione del volante per il leader del mondiale, che è riuscito a schierarsi prima della chiusura della pit lane. Il pilota tedesco è stato avvisato via radio prima del giro di formazione del rischio di non riuscire a partire regolarmente. Il rischio si è materializzato: Rosberg ha cercato in tutti i modi di far funzionare il volante per far partire la sua Freccia d’Argento, con scarsissimi risultati. Il pilota tedesco è stato riportato ai box, nella speranza di poter partire dalla pitlane. Ottima partenza di Lewis Hamilton, che ha mantenuto agevolmente la prima posizione. Rosberg, dal canto suo, è riuscito a partire dalla pitlane, inserendosi in fondo al gruppo. Il pilota tedesco ha accusato problemi significativi nel tentare di sorpassare la Marussia di Chilton. Rosberg è stato avvisato via radio del fatto che il controllo del cambio fosse l’unica funzionalità attiva sul suo volante; questo, tra l’altro, implicava possibili problemi al momento del pit stop. Pneumatici P Zero Red Supersoft per il primo stint per entrambi i piloti Mercedes. Al giro 5, Rosberg è riuscito finalmente ad avere la meglio sulla modestissima Marussia di Chilton, mostrando tuttavia un passo gara incredibilmente inferiore rispetto a quello dei suoi pari: il pilota tedesco ha infatti fatto registrare tempi di oltre quattro secondi più lenti rispetto a quelli del compagno di squadra. Hamilton, dal canto suo, è riuscito, nell’arco di sette giri, a portare il distacco nei confronti di Vettel a circa 2,5 secondi. Hamilton ha continuato ad incrementare il vantaggio nei confronti del quattro volte campione del mondo, portandolo a 4,7 secondi. Mentre il compagno di squadra viaggiava senza problemi, Rosberg è stato avvisato del fatto che anche il limitatore non funzionava; l’ingegnere gli ha quindi ricordato di badare ai giri motore in prima all’entrata ai box. Poco dopo, al pilota è stata confermata un’ulteriore sostituzione del volante durante il pit stop. Il pilota tedesco dovrà spegnere la monoposto durante il pit stop.
Pit stop per Lewis Hamilton alla fine del giro 19; il pilota inglese, dopo aver montato pneumatici P Zero Red Supersoft, è rientrato agevolmente in prima posizione. Pit stop anche per Nico Rosberg, con annesso cambio del volante; sosta eterna per il leader del mondiale, che non è riuscito ad inserire la marcia dopo la sostituzione del volante, ed è stato quindi costretto a ritirarsi. Hamilton ha potuto quindi cominciare a gestire la sua gara, visto il ritiro del compagno di squadra. Il pilota inglese ha fatto registrare tempi meno competitivi rispetto a quelli di Vettel e degli altri inseguitori, salvo cogliere il miglior tempo in gara, 1’52″882, proprio mentre il suo ingegnere di pista lo invitava a mantenersi sull’1’53 basso. Nel corso dei giri successivi il pilota inglese ha mantenuto il suo vantaggio nei confronti di Vettel intorno ai 9,5 secondi. Al giro 23, Hamilton è stato informato via radio del fatto che il degrado delle sue gomme fosse meno marcato rispetto al primo stint, ma gli è stata confermata la presenza di detriti di pneumatico tra i profilo dell’ala anteriore; il tutto non ha però inficiato le prestazioni dell’anglocaraibico. Hamilton ha asserito via radio di essere in modalità di gestione del motore.
Pit stop per il leader della gara Lewis Hamilton alla fine del giro 26; il pilota inglese è rientrato in seconda posizione, dopo aver montato un nuovo set di gomme P Zero Red Supersoft. Il pit stop è durato più a lungo del solito per pulire l’ala anteriore dalle particole di pneumatico di cui il pilota inglese aveva discusso via radio con il suo ingegnere. Giro più veloce in gara per Hamilton nel corso del giro 28: 1’51″793 il tempo fatto registrare dal pilota inglese. Safety Car in pista nel corso del giro 31 a causa dei detriti presenti in pista dovuti al contatto tra Sutil e Perez, che ha avuto come conseguenza il collasso dell’ala anteriore del messicano. Hamilton ha chiesto via radio di monitorare la pressione degli pneumatici della sua monoposto, per verificare l’eventuale contatto con i detriti dell’ala anteriore di Perez. Il pilota inglese non ha optato per un pit stop in fase di Safety Car; Hamilton è stato l’unico dei primi otto a non montare pneumatici P Zero Yellow Soft in questa fase di gara.
Safety Car ai box alla fine del giro 37; ripartenza agevole per Lewis Hamilton, che ha mostrato perplessità via radio in merito alla sua strategia diversa rispetto a chi lo seguiva. Il pilota inglese ha mostrato preoccupazioni infondate: Lewis è riuscito, nel corso di un giro, a distanziare Vettel di ben 3,2 secondi. L’anglocaraibico ha continuato a spingere, facendo registrare il giro più veloce in gara nella tornata successiva, 1’50″417; 1’51 medio-basso il target a livello di tempi suggerito all’inglese per l’ultima parte del suo stint con le Supersoft. A 20 giri dalla fine, Hamilton aveva accumulato un vantaggio di oltre 10 secondi nei confronti di Vettel, suo primo inseguitore. Il pilota inglese ha continuato ad aumentare il suo vantaggio di circa 2 secondi a giro; nel corso del giro 43, l’ingegnere di pista lo ha informato che lo stint con le Supersoft sarebbe durato altri 7 giri, per poter aumentare il divario nei confronti di Vettel fino a circa 25 secondi, distacco che gli avrebbe permesso di rientrare in pista dopo il pit stop davanti al tedesco, qualora quest’ultimo non avesse effettuato un ulteriore pit stop. Nel corso dei giri successivi, Hamilton ha mostrato una costanza invidiabile nell’inanellare prestazioni di circa 2 secondi superiori rispetto a quelle di Vettel. Leggera flessione per l’anglocaraibico nel corso del giro 46, in cui ha guadagnato “solo” un secondo e mezzo nei confronti del campione tedesco. Intorno al giro 49, Hamilton ha cominciato ad accusare il degrado degli pneumatici posteriori; il suo ingegnere di pista gli ha però ricordato il target di 27 secondi di vantaggio su Vettel da raggiungere prima del pit stop. Il pilota inglese ha continuato a lamentarsi via radio del degrado delle sue gomme, nonostante continuasse ad incrementare il divario nei confronti dell’alfiere Red Bull.
Pit stop per Hamilton alla fine del giro 52; il pilota inglese è rientrato in seconda posizione, dopo aver montato pneumatici P Zero Yellow Soft. Sorpasso agevole di Hamilton alla curva 7 nei confronti di Vettel a otto giri dalla fine. Il pilota inglese si è portato a casa un hat-trick, andando a vincere il Gran Premio e conquistando il giro più veloce in gara, dopo essersi aggiudicato la pole position. Fuochi di artificio per festeggiare Hamilton, che supera con questa vittoria il compagno di squadra Rosberg in classifica piloti.
Dopo il suo ritiro, Nico Rosberg non ha tolto il casco, certamente un modo per non mostrare la sua comprensibile frustrazione per il suo ritiro, che ha cambiato le sorti del mondiale piloti, azzerando il suo vantaggio. La reazione composta una volta sceso dalla sua monoposto, però, non deve ingannare; il pilota tedesco ha infatti spiegato alla stampa come la sua reazione nell’abitacolo non sia stata esattamente misurata: “Per fortuna la radio non andava, altrimenti avreste sentito le mie imprecazioni. Il volante non funzionava; per questo motivo, non andava niente sulla mia macchina e non potevo regolare gli assetti sulla mia monoposto. Purtroppo Lewis ridurrà sicuramente di molto il gap nei miei confronti, ma le cose sono andate così, e non possiamo farci nulla”.
Visibilmente soddisfatto il neo leader del mondiale Lewis Hamilton: “Ho sognato che le cose andassero in questo modo. Devo davvero ringraziare il mio team; quello che hanno fatto quest’anno è stato incredibile. Ho avuto un feeling incredibile con la mia monoposto, e questo lo devo solo a loro. Durante le fasi di gara prima dell’ultimo pit stop, ero un po’ nervoso, perché non sapevo a quanto ammontasse il gap nei confronti dei miei avversari. Quando sono rientrato in pista dal mio pit stop, sapevo che gli altri erano alla fine di uno stint molto lungo, e sapevo di poterli superare. Aspettavo da tanto un weekend senza inconvenienti, e finalmente è arrivato. Non è stato un weekend perfetto per il tutto il team, ovviamente, visto che Nico non ha terminato la gara; noi vorremmo portare entrambe le monoposto al traguardo”.
Soddisfatto a metà Toto Wolff: “Sono molto soddisfatto per Lewis, ma deluso per Nico; abbiamo un occhio che ride e uno che piange. Questi problemi di affidabilità devono essere risolti. Una vittoria è comunque una vittoria. La strategia di Lewis ha funzionato, e sono molto soddisfatto di questo. Ora il gap tra Lewis e Nico è di soli tre punti, e ci verranno un sacco di capelli grigi nel gestire la situazione”.