Singapore, rammarico per Ferrari: 5° Alonso, 7° Raikkonen
Nelle tiratissime qualifiche di Singapore alla scuderia del Cavallino Rampante non riesce il miracolo. Alonso si ferma a cinque millesimi dalla seconda fila; Raikkonen è settimo, bloccato sul più bello da un problema di natura elettronica. Ma nelle curve lente del Marina Bay Circuit, la F14T è apparsa decisamente più competitiva.
Dalle qualifiche del Gp di Singapore le Ferrari di Fernando Alonso e Kimi Raikkonen escono un po’ ridimensionate rispetto alle belle prestazioni fatte vedere nelle prove libere: come prevedibile, le due Mercedes hanno tirato fuori il proprio effettivo potenziale, così come Red Bull e Williams. Tuttavia, in un circuito che richiede un elevato carico aerodinamico e in cui la potenza del motore incide meno sulle prestazioni rispetto ai due precedenti appuntamenti mondiali, le due Ferrari sono sembrate assai più competitive.
Nel suo ultimo tentativo Fernando Alonso ha trovato il quinto tempo (1’45″681), pagando appena due decimi al poleman Lewis Hamilton e l’inezia di cinque millesimi alla quarta piazza occupata da Sebastian Vettel. Sfortunatissimo, invece, Kimi Raikkonen: il finlandese, che stava girando sugli stessi tempi del proprio compagno di squadra, ha dovuto mancare proprio l’ultimo tentativo lanciato con il set di pneumatici da qualifica per un problema tecnico, probabilmente legato alla Power Unit. Il tempo fatto segnare nel primo run della Q3 (1’46″170) gli è valso la settima posizione.
“Non so cosa sia stato”, spiega Raikkonen. “Ma ad un certo punto stavo provando a spingere sull’acceleratore e il motore si è spento. Credo sia stato un problema elettronico. È un peccato, perché la macchina stava andando bene; nelle qualifiche stavamo andando bene, come nel resto del weekend, e c’era un buon potenziale. Ma quando la macchina va bene, a volte ci dà dei problemi. Quest’anno va così. Ma avrei dovuto prendermi una posizione di partenza più avanzata. Cercheremo comunque di fare il massimo e di risolvere i problemi che abbiamo avuto”.
Il rammarico è forte, perché le Ferrari avevano fatto vedere delle buone cose nella prima parte della qualifica. Raikkonen è stato il pilota più veloce della Q1 (1.46.685), nonché il primo a scendere sotto il muro dell’1.47, seguito a strettissimo giro da Alonso (1.46.889). Buone sensazioni erano arrivate anche nella Q2, quando ai due ferraristi era bastato un solo run per passare agevolmente il taglio, abbassando ulteriormente i propri parziali sull’1.46.3. Nella Q3 le prestazioni dei dieci piloti “superstiti” sono state molto vicine: per Alonso, che ha pagato un secondo settore non velocissimo proprio nell’ultimo giro lanciato, è arrivata un’ennesima terza fila che, se poco aiuta su un circuito in cui è difficile superare come Singapore, fa ben sperare per le sua consistenza.
“Di solito siamo a un secondo, un secondo e qualcosa dalla vetta. Stavolta siamo a due decimi in un circuito che si percorre in 1 minuto e cinquanta secondi”, afferma l’asturiano. “Dunque i distacchi sono molto piccoli, e questo ci fa molto piacere. Domani saremo molto più vicini a lottare con loro rispetto alle altre gare. Questo è un circuito in cui mi sono sempre trovato bene. Sento con fiducia la macchina: abbiamo fatto pochissimi cambiamenti sul setup, era tutto già abbastanza pronto, quindi questo ha reso più semplice il weekend”.