Se la lotta al titolo è una mera questioni di nervi…
Hamilton VS Rosberg. La lotta al Mondiale si fa sempre più tesa e, a 6 gare dalla fine, potrebbe svoltare a favore di Lewis se Nico non riuscisse a sopportare la pressione. L’esperienza dell’anglocaraibico farà la differenza?
Lottare ai vertici della Formula Uno per un titolo mondiale non è cosa da tutti. La pressione del team, quella della stampa e anche le aspettative dei tifosi possono generare il caos nella testa di un pilota. Ed è forse quello che farà la differenza anche quest’anno. Nella lotta tutta interna in casa Mercedes, Nico Rosberg è forse quello che appare più svantaggiato. Per stessa ammissione del tedesco, il compagno di squadra Hamilton ha dalla sua parte un’esperienza maggiore in tal senso.
Nico arriva a Singapore con 22 punti di vantaggio su Hamilton, da gestire per le prossime 6 gare ancora da disputare. Ma è la prima volta, nella sua carriera, che ha l’opportunità di giocarsi l’iride. A Monza avrebbe potuto allungare di altri sette punti se non avesse fatto quell’errore alla prima variante, quando era stato messo sotto pressione da un arrembante Hamilton. Rosberg, però, sostiene che tutto ciò sarà marginale nella lotta al titolo. “Non è un problema per me. L’esperienza potrebbe aiutare Lewis, ma non è una cosa che mi preoccupa. Io sono concentrato sul mio campionato. So di avere un rivale forte, ma ha anche i suoi punti deboli oltre che quelli di forza. Io mi concentro nel fare il mio lavoro con la squadra ed ottenere il massimo. Devo fare solo questo”.
Lewis conosce bene la pressione che un pilota vive in una volata mondiale. Nel 2007 perse il titolo all’ultima gara, nell’anno del suo debutto, nei confronti di Kimi Raikkonen. Si rifece con le stesse modalità, ma a suo favore, su Felipe Massa nel 2008. Nel 2010 ebbe l’opportunità di giocarsi il titolo in uno dei campionati più belli degli ultimi anni ma, nella decisiva Abu Dhabi, fu Vettel a trionfare.
A Monza, Hamilton ha confermato la sua tendenza di questo 2014: o sale sul podio o si ritira. Quest’anno ha vinto sei volte, più di quanto avesse fatto nell’anno del suo titolo mondiale, raccogliendo un totale di 10 podi. Tre i ritiri, piuttosto pesanti: in Australia, Canada e Belgio. Le statistiche, a conti fatti, sembrano voler dire che Lewis ha ancora l’asso nella manica, per arrivare a giocarsi tutto, con la pressione alle stelle, allo Yas Marina Circuit di Abu Dhabi che, quest’anno, assegnerà doppi punti.