Dieci cose da sapere sul GP d’Italia a Monza
Scopriamo dieci curiosità legate al tredicesimo appuntamento stagionale in programma a Monza.
1 – Come quello di Gran Bretagna, il Gran Premio d’Italia si è sempre disputato da quando esiste la Formula 1: domenica, all’Autodromo Nazionale, andrà in scena la sessantacinquesima edizione della gara italiana.
2 – Il GP d’Italia si è sempre disputato a Monza tranne che nel 1980, quando si corse sul tracciato di Imola.
3 – Per ben otto volte, il circuito di Monza ha cambiato layout: le ultime modifiche risalgono al 2001, quando venne cambiata la prima chicane.
4 – Durante le qualifiche del GP del 1970, ci lascia Jochen Rindt. L’austriaco – allora leader del mondiale – muore sul colpo dopo un incidente alla parabolica: ad oggi, è l’unico pilota ad esser diventato Campione del Mondo postumo.
5 – Il GP d’Italia 1971 viene ricordato non tanto per l’unica vittoria in Formula 1 di Gethin, ma per la volata che ha visto protagonisti i primi cinque classificati: il pilota della BRM ha preceduto Peterson di un solo centesimo, Cevert di nove, Hailwood di poco meno di due decimi e Ganley di sei decimi. E’ il GP concluso con il minor distacco tra vincitore e secondo classificato.
6 – A soli quarantadue giorni dal terribile incidente del Nurburgring, Niki Lauda disputa il GP d’Italia 1976 concludendo la gara al quarto posto, nonostante l’austriaco non avesse completamente recuperato fisicamente.
7 – L’unica gara non vinta da un pilota McLaren nella stagione 1988 è proprio quella disputata a Monza: a pochi giorni dalla morte del Drake, la Ferrari trionfa sulla pista di casa grazie alla doppietta Berger-Alboreto.
8 – Vincendo il GP d’Italia 2000, Michael Schumacher raggiunge quota quarantuno vittorie eguagliando il record di Ayrton Senna. La corsa è stata però funestata da un terribile incidente avvenuto nel corso del primo giro, nel quale rimase ucciso il commissario Paolo Gislimberti.
9 – In memoria delle vittime dell’11 settembre, la Ferrari corre il GP del 2001 senza sponsor e con il muso colorato di nero, la Jaguar con parte del cofano motore colorato di nero, mentre la Jordan con una bandiera statunitense. Per lo stesso motivo, al termine della gara, la cerimonia di premiazione viene annullata.
10 – Vincendo l’edizione 2008, Sebastian Vettel diventa il più giovane vincitore di un Gran Premio: il tedesco passa per primo sotto la bandiera a scacchi all’età di ventun anni e settantatre giorni.