Ricciardo: “Io e Vettel ci rispettiamo e stimoliamo a vicenda”

Daniel Ricciardo ha ricevuto ieri il Trofeo Lorenzo Bandini. Abbiamo scambiato due chiacchiere con l’australiano, accompagnato a Brisighella dalla fidanzata e dalla mamma Grace.

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E’ arrivato presto a Brisighella: ha pranzato lì e si è fermato anche alla cena di gala, subito dopo la premiazione. Pochi fronzoli: Daniel Ricciardo ha dimostrato di essere, anche fuori dalla pista, un gran personaggio. Vicino alla gente, con un sorriso per tutti, disponibile e cordiale. La stessa persona che siamo abituati a vedere in pista ma che, una volta tirata giù la visiera del casco, si trasforma. Il pilota australiano si è concesso anche ai nostri microfoni, rilasciandoci un’intervista in cui emerge chiaramente la sua personalità: duro con se stesso, ambizioso e mai arrogante. Insomma, uno che riesce a entrare nei cuori degli appassionati.

Daniel, se qualcuno fosse venuto da te all’inizio della stagione, quando la macchina faceva fatica a completare anche un long run, e ti avesse detto che avresti ottenuto delle vittorie, ci avresti creduto?

DR: “No! No di certo. Ero comunque fiducioso nella ripresa della squadra, anche se dopo i test avevamo girato molto poco, ma conoscevo i retroscena e il lavoro che tutto il team stava facendo. Dunque, ero convinto che avremmo potuto fare bene, ma non avrei mai pensato di poter vincere tre gare, in tre modi completamente differenti tra loro. La prima, quella del Canada, è stata bella e inaspettata, ma mi ha dato un’iniezione di fiducia. La seconda vittoria, invece, è stata quella della consapevolezza, che mi ha aiutato a gestire anche la gara di Spa-Francorchamps, dove ho guidato più di testa”.

Ci avviciniamo ad un week-end speciale, quello del Gran Premio d’Italia. Tu hai corso per diverso tempo nel nostro paese e hai corso anche per la Toro Rosso. Qual è il tuo obiettivo per il prossimo fine settimana?

DR: “Spero un podio, anche se sarà una pista molto difficile per noi. Monza mi piace molto e proprio con la Toro Rosso ho fatto due gare buone lì, quindi spero proprio di ripetermi”.

Dici podio per non dire vittoria? Per scaramanzia?

DR: “Ad essere sincero spero di cogliere almeno un podio, perché penso che sia un risultato alla mia portata. Ma poi spero di poter fare bene come a Spa e provare a vincere il Gran Premio!”.

La matematica ti permette ancora di sognare. Con i due piloti della Mercedes che potrebbero continuare a togliersi punti a vicenda, potresti essere un outsider di lusso.

DR: “E’ molto difficile battere la Mercedes e di questo ne siamo consapevoli. Però, come hai detto, fin quando siamo matematicamente in gioco, proveremo a giocare le nostre carte”.

Ti piacerebbe riuscire a battere almeno una delle due Mercedes nella classifica piloti?

DR: “Ad essere sincero, non cambia molto per me arrivare secondo o terzo, non c’è proprio differenza. E’ la prima posizione che fa la differenza. Dovremmo avere tanta fortuna e le Mercedes dovrebbero continuare a ostacolarsi. Se arriverò ad Abu Dhabi con meno di 50 punti di distacco, allora un pensierino potremmo farlo. E’ difficile, certo, ma non impossibile”.

Infine, non puoi sfuggire alla classica domanda sul tuo compagno di squadra. Come giudichi il tuo rapporto con Sebastian?

DR: “Io e Sebastian ci rispettiamo molto a vicenda. Entrambi amiamo primeggiare e lui lo ha fatto per quattro anni consecutivi, ma ora ha preso abbastanza bene i miei risultati e, ribadisco, ha tanto rispetto per quello che faccio e la stessa cosa è per me. Ci stimoliamo a vicenda a fare meglio”.

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