GP del Belgio 2014: anteprima e orari del week-end
La Formula 1 torna in pista questo weekend. Si corre a Spa Francorchamps per il Gran Premio del Belgio, dodicesima tappa del Campionato 2014.
LA CITTA’ – La Formula 1 riaccende i motori e lo fa in uno dei luoghi più belli e suggestivi del’intero campionato: Spa-Francorchamps. Quando si parla di Spa, nella mente di molti appare la stazione termale. Ma per gli appassionati di motorsport, Spa è il circuito per eccellenza. Chi ha la fortuna di sedere in tribuna questo fine settimana, potrà poi visitare la città che, di fatto, è tra le più rinomate in Europa. I visitatori l’affollano per goderne delle proprietà benefiche dei numerosi bagni, nonché per i diversi trattamenti di bellezza e massaggi.
IL CIRCUITO – Con poco più di sette chilometri di lunghezza, la pista di Spa Francorchamps vanta il giro più lungo dell’anno. Il suo mix di lunghi rettilinei, curve ad alta velocità e asfalto abrasivo, impegna molto vetture e piloti. La chiave di volta di Spa è la gestione dell’enorme quantità di energia scaricata sugli pneumatici, da ogni direzione. All’Eau Rouge, per esempio, dove i motori saranno al massimo della potenza, si ha una compressione negativa di circa 1G ed una forza laterale di 5G. Lo stess sulla struttura e sulla spalla degli pneumatici è il più alto di tutto l’anno. Il basso carico aerodinamico, inoltre, influenza anche le frenate. Con meno deportanza c’è il forte rischio di bloccaggio delle ruote e questo può determinare un facile spiattellamento delle gomme.
LE SCELTE DI PIRELLI – Tempo variabile, Safety Car molto frequenti e asfalto abrasivo. Queste saranno le caratteristiche più importanti del GP del Belgio. Pirelli, per questo appuntamento, porta i P Zero White Medium e i PZero Yellow Soft. Una scelta più “morbida” rispetto all’anno passato, allo scopo di promuovere strategie diverse. “Spa è uno dei circuiti più epici dell’anno. E’ una pista che conosciamo bene grazie anche alla nostra esperienza nelle corse GT, con la 24 Ore di Spa. Avere uno pneumatico versatile, in grado di adattarsi alle diverse condizioni di pista così come alle diverse condizioni meteo, è fondamentale. Nonostante l’usura e il degrado degli pneumatici siano tradizionalmente elevati a Spa – a causa degli alti carichi di energia posti sulle coperture – abbiano deciso di portare qui, per la prima volta dal 2011, la combinazione medium-soft: l’opzione più morbida probabilmente sarà la preferita in qualifica a causa di un significativo gap di tempo e della lunghezza del giro. Quest’ultimo elemento rende la strategia ancora più rilevante: essere sullo pneumatico giusto al momento giusto è più importante che su altri circuiti. E’ il tipo di gara in cui, con le giuste circostanze, è assolutamente possibile passare dall’ultima alla prima posizione; e questo, ovviamente, lo rende un Gran Premio molto eccitante”, ha dichiarato Paul Hembery.
IL PARERE DI JEAN ALESI – “Spa è il circuito migliore in termini di piacere di guida, ma è anche molto difficile – sia in condizioni di bagnato sia di asciutto. Da un punto di vista delle gomme, è davvero una gara impegnativa. L’asfalto è molto abrasivo, quindi l’usura delle gomme è sempre alta. Quando ho iniziato a gareggiare, avevamo le gomme da qualifica ed era davvero difficile arrivare alla fine di un giro lanciato senza avere del blistering.
Il tempo di passare dalla chicane del Bus Stop all’inizio della pit lane, le gomme erano già molto usurate. Adesso è diverso, poichè gli pneumatici sono molto più resistenti.
È necessario un basso carico aerodinamico a Spa, altrimenti non si ha abbastanza velocità in rettilineo, ed è qui dove si ottiene davvero il tempo. L’abrasività del circuito diventa effettivamente un vantaggio sul bagnato, che è abbastanza frequente. Anche quando piove, c’è ancora un bel po’ di grip”.
BRAKE FACTS BY BREMBO – Nonostante la presenza di due frenate (la “Les Combes” e la “Bus Stop”) caratterizzate da elevatissime energie, il resto del tracciato è decisamente leggero per l’impianto frenante delle monoposto. Questo perché il circuito è caratterizzato da curvoni veloci che determinano frenate poco impegnative e garantiscono un ottimale raffreddamento dell’impianto stesso. Soprattutto in coincidenza di condizioni climatiche avverse, situazione piuttosto comune nelle Ardenne, si possono verificare problemi legati all’eccessivo raffreddamento. Per l’impianto frenante, la curva 18 risulta essere la più impegnativa. Si arriva, infatti, a 313 Km/h e in 116 metri si devefrenare fino a 82 km/h, con una decelerazione massima di 6G.
IL GP DEL BELGIO IN TV – Il Gran Premio del Belgio sarà trasmesso in diretta esclusiva sulla pay-tv, mentre sarà disponibile in chiaro per tutti sulle reti RAI, seppur in differita. Questi gli orari del fine settimana belga.
Venerdì 22 agosto Prove Libere 1 | 10:00 - 11:30 (Live BlogF1.it e Sky F1) | 14:30 - 15:30 (Sintesi su Rai Sport 2) Prove Libere 2 | 14:00 - 15:30 (Live BlogF1.it e Sky F1) | 22:00 - 23:00 (Sintesi) Sabato 23 agosto Prove Libere 3 | 11:00 - 12:00 (Live BlogF1.it e Sky F1) Qualifiche | 14:00 - 15:00 (Live BlogF1.it e Sky F1) | 18:05 - 19:30 (Differita qualifiche Rai 2) Domenica 24 agosto Gara, Belgio | 14:00 (Live su BlogF1.it e Sky F1) | 21:00 (Differita su Rai 2)