Red Bull in Ungheria: trionfa Ricciardo. In affanno Vettel

Il tempismo del box Red Bull, una gestione di gara perfetta e due sorpassi coraggiosi nel finale, regalano a Daniel Ricciardo il trionfo in Ungheria. Solo 7° Vettel che, dopo aver resistito come un leone agli attacchi di Lewis Hamilton, sciupa tutto con un testa coda, che lo manda ai box anzitempo e lo costringe ad una lenta risalita della classifica.

red bull gara

All’Hungaroring il bilancio Red Bull ha due facce. Quella sorridente di Daniel Ricciardo, che, approfittando dei convulsi episodi di gara, si assicura la seconda vittoria della sua carriera tra il box e la pista. Quella imbronciata di Sebastian Vettel, che arriva al traguardo settimo, con il fiato sul collo di Valtteri Bottas, dopo una corsa gestita in maniera non troppo brillante.

Con la pista ancora bagnata dall’acquazzone abbattutosi sul circuito poco prima dello start, parte male Vettel, che, nel tentativo di sfruttare la sua prima fila per sorprendere Nico Rosberg, viene sfilato da Valtteri Bottas e subito dopo da Fernando Alonso, immediatamente ripassato. Non è brillante nemmeno la partenza di Ricciardo, che si ritrova sesto dietro Jenson Button. Nelle primissime tornate di gara i due piloti Red Bull sembrano comunque avere un buon ritmo con le gomme Intermedie, tanto che sia Vettel che Ricciardo si mettono all’inseguimento, rispettivamente, di Bottas e Button. Al giro 9 arriva però l’episodio che sconvolge la gara: il brutto incidente di Ericsson all’uscita della curva 3.

E’ a partire dalla prima entrata in pista della vettura di sicurezza che la gara dei due piloti Red Bull imbocca due sentieri opposti. Daniel Ricciardo viene immediatamente richiamato ai box a montare gomme Soft. Sebastian Vettel, così come gli altri piloti di testa, rientra invece al giro successivo. Il guizzo del box premia l’australiano, che si ritrova primo al rientro della Safety Car. Vettel, sesto, alla ripartenza si fa sorprendere invece da Fernando Alonso e ben presto si ritrova pressato da Lewis Hamilton, che comincia a braccarlo senza successo. Ricciardo, con pista libera, può invece a scappare.

La nuova entrata in pista della safety car, al giro 24, azzera i distacchi. Daniel Ricciardo torna nuovamente ai box a montare gomme fresche, ritrovandosi sesto dietro la vettura di sicurezza. Sebastian Vettel, invece, risale fino alla quarta posizione, prigioniero tra le due Mercedes nel micidiale trenino che si è formato dietro a Jean-Eric Vergne.

Alla ripartenza Vettel continua a difendersi senza troppi complimenti dai pesantissimi attacchi di Lewis Hamilton. A tradirlo, però, è l’erba sintetica presente all’ultima curva: al giro 33 il tedesco della Red Bull va clamorosamente in testa coda sul rettilineo del traguardo, sfiora il muro su cui è finito qualche giro prima Sergio Perez, ma spiattella gli pneumatici e perde numerose posizioni. Torna di gran carriera ai box a montare gomme medie: rientra in pista tredicesimo, con tutta la gara di rifare e uno stint lunghissimo fino al traguardo. Vettel rientra presto in zona punti, si sbarazza di Jean Eric Vergne, ma nulla può contro l’arrivo di Kimi Raikkonen su gomme molto più fresche. Nel finale si deve anche difendere da Valtteri Bottas, che lo insidia fin sul traguardo. Chiude settimo.

Non è stata una grande gara“, afferma. “Sono andato in testa coda, il che è stato un mio errore, e prima di quello sono stato sfortunato con la safety car nel primo stint. Il timing nei cambi gomme ha fatto in modo che i primi quattro piloti abbiano perso posizioni su quelli che stavano dietro. Sfortunatamente ero tra quei quattro, e ho perso due posizioni. Buon per Daniel, che ha vinto oggi, sono felice per lui”.

Con il valzer dei pit stop altrui, Ricciardo riguadagna invece la testa della classifica al 40esimo giro. La sua vittoria si costruisce in questo stint centrale di gara, in cui, dopo un brivido per un calo di potenza della sua Power Unit, riesce a mantenere un ottimo ritmo senza distruggere le sue gomme soft. Rientra ai box al giro 55, dopo averle gestite per addirittura 31 tornate. L’Aussie rientra quarto e, con Rosberg che si ferma ai box, parte di filato all’inseguimento del duetto di testa, composto da Lewis Hamilton in recupero su Fernando Alonso.

Macinando giri veloci, Ricciardo arriva dietro al pilota inglese e comincia a farsi vedere nei suoi specchietti. La W05 Hybrid di Hamilton in rettilineo è imprendibile, ma le gomme medie del pilota Mercedes cominciano a mostrare segni di usura. Al giro 65 Ricciardo ci prova all’esterno, ma Hamilton gli sbatte la porta in faccia. Ritenta la tornata successiva nello stesso punto: l’australiano e il pilota inglese sono appaiati, frenano entrambi al limite, ma alla fine la vince l’alfiere Red Bull. Ricciardo va a prendere allora Fernando Alonso, in grossa crisi sulle sue gomme soft: con il DRS spalancato, lo passa agevolmente su rettilineo e si porta a casa la vittoria.

Sul podio la sua incontenibile gioia: “Mi sento come se fosse la mia prima vittoria”, afferma con il suo ormai leggendario sorrisone. “La safety car all’inizio è andata a mio vantaggio. La seconda pensavo che non mi avrebbe aiutato per nulla, ma alla fine sono riuscito a farcela. Ero preoccupato a metà corsa. Per qualche giro ho avuto un calo di potenza, dunque ho dovuto giocare un po’ sui comandi al volante”.

“A quel punto dovevamo fare dei sorpassi per vincere: io avevo gomme fresche e sapevo che sarebbe stato un finale emozionante. Ho provato con Lewis alla curva 2 la prima volta, poi ci ho riprovato e l’ho preso. Poi sono andato vicino a Fernando, e sapevo di dovere tentare subito il sorpasso, perché ero a sandwich con Lewis nella zona DRS e non potevo perdere troppo tempo. Quando ho preso la testa della gara c’erano ancora dei giri da fare, ed è andata bene”.

Ricciardo guarda adesso alla pausa estiva: “Ci sono diversi amici qui con me, penso che festeggerò stasera e per i prossimi giorni. Poi continuerò a fare quello che ho fatto prima dell’inizio della stagione, nei primi mesi in Red Bull. Non vedo l’ora che arrivi Spa. Voglio comunque ringraziare il team, che dall’inizio dell’anno mi ha fatto ambientare benissimo e mi ha consentito di portare a casa due vittorie: è stato fenomenale”.

 

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