Bianchi: “Ferrari? Non è questo il piano per il prossimo anno”
Il giovane pilota della Marussia parla della sua giornata di test Pirelli a Silverstone con la F14T. Un’opportunità arrivata dopo il forfait di Kimi Raikkonen in seguito al gran botto rimediato nelle prime fasi del Gp di Gran Bretagna. Bianchi spiega cosa significa guidare per la Scuderia, e racconta le sue ambizioni di lungo termine che, non è un mistero, riguardano proprio il Cavallino Rampante..
Jules, com’è stato tornare su una Ferrari?
Jules Bianchi: E’ stato davvero bello. Guidare una Ferrari è sempre una grande esperienza. Ovviamente, avevamo un programma preciso per il test, che era abbastanza impegnativo, e lo abbiamo completato quasi tutto, il che mi rende anche più soddisfatto.
Quando hai scoperto che avresti sostituito Raikkonen?
JB: Lunedì, non ricordo precisamente quando. Ma era lunedì sera, più o meno.
Il fatto di essere stato scelto, ti dà fiducia che la Ferrari possa essere interessata a te in futuro?
JB: Beh, ovviamente essendo parte dell’Academy (Ferrari Driver Academy, programma per lo sviluppo e la crescita dei giovani piloti promosso dalla Scuderia Ferrari, ndr), credo che sia l’obiettivo, un giorno. Devo mostrare loro che sono pronto in ogni caso, e poi si vedrà. Ma al momento in Ferrari ci sono due buoni piloti che stanno facendo un buon lavoro, dunque non penso sia quello il loro piano.
Hai fatto il tempo migliore nei test di ieri, è stata una bella prova?
JB: Si, penso di essere stato consistente e di aver fatto dei buoni tempi sul giro. Credo che il tracciato fosse differente, dunque è abbastanza difficile fare dei confronti, ma è sempre bene fare dei buoni giri ed essere consistente. Dunque sono soddisfatto della giornata.
Hai dei buoni termini di paragone dopo aver guidato qui durante il fine settimana e due giorni fa con la Marussia… come confrontare le vetture?
JB: La Ferrari ha ovviamente più deportanza qui, questo lo sapevamo già. Dunque è meglio negli angoli ad alta velocità. Non posso davvero fare un raffronto, perché si è trattato di giornate differenti, il vento era un po’ diverso, non abbiamo usato le stesse gomme, né gli stessi carichi di carburante, dunque è difficile fare un paragone. Ma quello che ho sentito è sicuramente una maggiore deportanza.
Quanto lavoro aerodinamico e sulle gomme hai svolto?
JB: Abbiamo lavorato di più sull’aerodinamica, con dei diversi set-up. Stavamo cercando di trovare delle soluzioni per migliorare la vettura e credo che siano venute fuori delle cose interessanti. Ma dobbiamo ancora verificare cosa ha funzionano oggi e magari qualcosa potrà essere utilizzata.
Si trattava di condizioni differenti, ma nel profondo della tua mente avevi intenzione di migliorare le prestazioni di Kimi Raikkonen e di avvicinare i tempi delle prove libere 2 di Fernando Alonso venuti fuori lo scorso fine settimana?
JB: Si, certamente è molto meglio fare un buon lavoro e un buon tempo sul giro. Tuttavia non si possono fare confronti, perché loro stavano correndo in delle Libere e il vento era diverso.
Che rimpianti avresti se nella tua carriera non riuscissi a correre per la Ferrari?
JB: Al momento so che non è questo il piano per il prossimo anno, perché hanno in mente altri piloti, dunque al momento mi concentrerò su quello che devo fare con la Marussia, cercando di tirare fuori buoni risultati. Penso che abbiamo già fatto vedere che, quando ne abbiamo l’opportunità, siamo in grado di fare un buon lavoro, dunque è davvero importante per me continuare così. Il giorno in cui mi vorranno, io sarò pronto.
Era tua intenzione mostrare in questa giornata di test come potresti essere in Ferrari e quanto bene puoi comunicare con il team? Hai sfruttato questa occasione?
JB: Credo di aver mostrato alla squadra di poter lavorare bene, di poter essere veloce, ma quella di ieri era solo una giornata di test, dunque non era un obiettivo paragonarmi con altri piloti. L’obiettivo era migliorare la vettura e cercare di aiutare il team. Credo di aver fatto il mio lavoro e ne sono contento.
Questa è la quinta Ferrari che guidi. Hai fiducia che questo rapporto che ti lega alla Scuderia possa aiutarti a restare in F1 fino al momento in cui ci sarà un sedile libero nel 2016?
JB: Questo è l’obiettivo. Non è mai facile stare in Formula1, ma spero di mostrare alla Ferrari che merito di rimanerci, affinché loro possano aiutarmi.