Nemo propheta in patria. Delusione Red Bull in Austria
Ricciardo chiude quinto nelle qualifiche del GP d’Austria. Delude Sebastian Vettel, solamente tredicesimo. Avanzerà di una posizione sfruttando l’arretramento di Sergio Perez, ma il tedesco della Red Bull ammette: “Non siamo abbastanza veloci”.
Nessuno è profeta in patria. E’ il caso della Red Bull Racing che, sul circuito che porta il nome del celebre energy drink, fatica a tenere il passo degli avversari. In una pista dove conta la potenza del motore, la RB10 di Vettel e Ricciardo soffre particolarmente, lasciando poche speranze di agguantare un altro risultato come quello del Canada.
Al termine delle qualifiche, solo Ricciardo riesce a portare una Red Bull nella Top Ten. “E’ stata dura là fuori, oggi. Ma, ad essere onesti, per tutto il weekend la situazione non è cambiata. Credo che, rispetto alle altre squadre, non siamo riusciti ad ottenere un buon bilanciamento sulle vetture. Il quinto tempo oggi era la prestazione migliore che potevo fare”, ha ammesso il pilota australiano.
Il tredicesimo tempo di Sebastian Vettel è l’emblema di una squadra in difficoltà: “Non c’erano problemi reali oggi, semplicemente non siamo stati abbastanza veloci. Vedremo come andrà per la gara, perché le temperature dovrebbero essere più alte domani e questo potrebbe anche aiutarci. Speriamo di fare un passo avanti e battere alcune vetture che ci partono davanti”, ha ammesso il quattro volte Campione del Mondo.
Chris Horner non ha nascosto un pizzico di delusione, enfatizzata dalla location dove la RB10 avrebbe dovuto mostrare i muscoli, almeno per una sorta di campanilismo: “Penso che il quinto tempo di oggi era il massimo che avremmo potuto fare e Daniel ha tirato fuori il meglio dalla macchina. Sebastian ha lottato per avere un ritmo migliore sul giro singolo ed è ovviamente deludente vederlo fuori dalla Q3. Il nostro passo gara è più incoraggiante e spero che potremo regalare una bella prestazione al nostro pubblico”, ha concluso.