Alonso: ‘Più spettacolo in F1? Dovremmo riavere il kers”
Nella tradizionale conferenza stampa del giovedì che precede il ritorno della Formula1 in Austria, si parla relativamente poco delle aspettative per il weekend in arrivo e molto più del futuro dello sport. Una Formula1 che deve ritrovare il feeling con il grande pubblico, senza perdere d’occhio la necessità di contenere i costi. E Fernando Alonso propone qualche ricetta in merito…
Parla poco del fine settimana in arrivo, Fernando Alonso. In un Gran Premio d’Austria che si preannuncia povero di sorpassi, la chiave di volta per tenere botta nei saliscendi del Red Bull Ring sembra passare da una buona qualifica: “il circuito è molto corto. Ci sono solo 5-6 curve nelle quali puoi fare la differenza. Credo che le macchine saranno molto vicine tra loro. Un distacco di 1-2 decimi può significare trovarsi in posizioni molto diverse, dunque dobbiamo fare un giro perfetto sabato”.
L’asturiano è tra i pochi piloti attivi ad avere già corso in Austria con una Formula1 ma, a differenza, ad esempio, di Jenson Button, ha un atteggiamento molto tiepido nei confronti dell’ex-A1 Ring: “ho corso qui nel 2001 e nel 2003, ma, se devo essere franco, non ho molti ricordi di questa pista: è passato troppo tempo”.
Fernando Alonso è invece assai più eloquente quando si parla del futuro dello sport. Dopo le ultime deliberazioni della F1 Commission (che ha adottato la proposta di tagliare il numero di test stagionali nel 2015 e di limitare all’Europa quelli pre-campionato), che puntano a rendere più sostenibili i costi per le scuderie, l’altro problema che si pone con urgenza è quello di ravvivare lo spettacolo di una Formula1 che sta vedendo crollare i propri ascolti.
“Credo che lo show che abbiamo messo su quest’anno non sia stato abbastanza soddisfacente in alcune gare”, afferma candidamente Alonso. “Inoltre, quando un team è dominante come la Mercedes in questa stagione, gli spettatori probabilmente desiderano più azione. Il Gran Premio del Canada è andato in questa direzione e sembra che sia stato apprezzato. Cercheremo di offrire uno spettacolo migliore nelle prossime corse e se i team o i fan hanno delle idee, saranno le benvenute”.
“La strada che ha preso lo sport in questi anni è quella del taglio dei costi”, continua l’asturiano. “Ci sono alcuni aspetti positivi in questo, come quello di ritrovarsi con una griglia più nutrita; d’altro canto questo è l’unico sport in cui non ti puoi allenare, il che non è l’ideale. Se per i piloti con esperienza non è un gran problema, per un rookie che arriva dalla Formula3 e prova una pista soltanto nelle libere, lo diventa. Tuttavia il contenimento dei costi è questione importante”.
Quando gli viene chiesto quale può essere la ricetta per ridare brio alla lotta in pista, il pilota della Ferrari sembra avere le idee piuttosto chiare. “Qualsiasi idea deve essere strettamente connessa con il problema del contenimento dei budget, e questo non è facile. A mio parere sulle nostre vetture dovrebbe tornare il Kers. Ora abbiamo un sistema elettrico di recupero dell’energia che ci dà spinta su rettilineo, ma non ci aiuta nei sorpassi: tutti usiamo la stessa energia negli stessi punti, dunque diventa impossibile sopravanzare gli avversari”.
“L’altro grande tema è quello delle gomme: riportare la competizione tra i produttori di pneumatici potrebbe mescolare le carte in tavola. Si potrebbe anche, ad esempio, prendere spunto dalla MotoGp ed aiutare i piccoli team, dando loro gomme o carburante differente in gara”.
Con chi gli chiede cosa pensa delle difficoltà di Sebastian Vettel ad adattarsi alla vettura di quest’anno, soprattutto rispetto alle prestazioni del compagno Daniel Ricciardo, Alonso è lapidario: “Non lo so davvero. Abbiamo già abbastanza problemi a casa nostra. Non siamo affatto competitivi al momento, quindi non ci guardiamo attorno”.