Schumacher fuori dal coma: quali speranze di recupero?
Troppi titoli ingannevoli e speculazioni su Michael Schumacher. La famiglia ha solo reso noto il trasferimento e l’uscita dal coma indotto, ma non ha parlato di altri dettagli.
Nella giornata di ieri, la notizia è rimbalzata da una parte all’altra del mondo con una velocità impressionante: Michael Schumacher è fuori dal coma. Ha lasciato l’ospedale di Grenoble ed è stato trasferito alla clinica universitaria di Losanna, in Svizzera. Il comunicato ufficiale, diffuso da Sabine Kehm, recita: “Michael non è più in coma e ha lasciato l’ospedale di Grenoble per continuare la sua lunga fase di riabilitazione”. Molti media hanno aggiunto che sarebbe in grado di comunicare con chi gli sta intorno, lasciando sperare in un recupero che ognuno di noi auspica ma di cui – per il momento – non ci è dato sapere né per come, né con quali tempistiche avverà.
Forse sarebbe il caso di continuare a stare con i piedi per terra e non lasciarsi trasportare da facili entusiasmi. Certamente, il fatto che Michael abbia superato una fase cruciale è senza dubbio un buon segno. Ma non dimentichiamo che, nell’unica conferenza stampa dei medici di Grenoble, si parlò di lesioni all’interno del cranio, di cui alcune non proprio superficiali.
Insomma, non facciamoci ingannare dai titoloni dei giornali secondo cui “Schumacher è in grado di comunicare”. Non è un caso se la famiglia non fa alcun riferimento a tutto ciò. Probabilmente apre e segue con gli occhi la persona che cerca di interagire con lui, ma nessuno sa in quali condizioni versa il campione tedesco, se non i medici che avranno certamente portato avanti le valutazioni del caso. A noi non resta che continuare a sperare in un recupero e una vita dignitosa, accanto alla moglie e i suoi figli. La strada è lunga, ma Michael non mollerà.