Qualifiche Canada, Vettel trova il guizzo: è 3°. Ricciardo 6°
In una Montréal caldissima, il campione del mondo in carica strappa per un niente la terza piazza a Valteri Bottas, riscattando un inizio di weekend decisamente complicato per la Red Bull. Tiene anche Ricciardo che, nonostante una vettura bizzosa, trova la terza fila, chiudendo un trenino di quattro vetture divise da appena 4 centesimi.
Il leone teutonico torna a ruggire nelle qualifiche al cardiopalma del Gp del Canada 2014. Su un tracciato in cui la RB10 soffre molto, Sebastian Vettel risponde all’ultimissima chiamata e lo fa in maniera dirompente. Strappa per un niente alle due Williams le certezze di una seconda fila, fa segnare il terzo tempo (1’15’’548) e manda in soffitta i problemi tecnici e le difficoltà di assetto riscontrati nelle prove libere. Inoltre, riesce a stare davanti al suo compagno Daniel Ricciardo, costantemente più veloce di lui in quasi tutte queste prove ufficiali: l’australiano arriva alla bandiera a scacchi con un tempo che è di appena 4 centesimi peggiore (1’15’’589) di quello del quattro-volte campione del mondo, ma nella tiratissima Q3 gli vale solo la sesta posizione.
Le qualifiche dei due alfieri di Milton Keynes cominciano all’insegna di un’oculata strategia: Vettel e Ricciardo scendono in pista abbastanza tardi per il loro primo run, montando la mescola più dura in dotazione questo weekend, la gomma soft. Le due Red Bull fanno segnare due parziali non troppo esaltanti sull’1.17 basso, con Ricciardo che è 4 decimi più veloce di Vettel. Gli stop di Maldonado ed Ericsson sono provvidenziali nell’impedire agli avversari in pista con le gomme supersoft, più performanti, di risalire la china: alla fine della Q1 Ricciardo è undicesimo, Vettel tredicesimo.
Per il tedesco non inizia bene la Q2. Dopo il primo run su gomme supersoft i piloti sono tutti vicinissimi tra loro: se Ricciardo con i suoi 6 decimi di distacco da Felipe Massa si ritrova sesto, Vettel, con il suo +0.821, è in una pericolosa tredicesima posizione. Il secondo run, tuttavia, assesta le due Red Bull dietro le prestanti Williams: Ricciardo scende sotto il muro dell’1.16, trovando il quinto tempo (1’15’’897); Vettel è ancora dietro di lui, con 1’16’131.
Il primo run della Q3 non muta i valori in campo. Ma è nell’ultimo tentativo che Vettel dà la zampata che non ti aspetti. Il tedesco racconta così la sua prestazione: “L’inizio dell’ultimo giro non è stato granché. Non riuscivo a far bene nel primo settore, non andavo bene nelle prime due curve. Ma ho cercato di prendermi qualche rischio e ha funzionato: nel settore centrale sono passato molto bene attraverso le due chicane, specialmente nella seconda; ho trovato una traiettoria significativamente migliore rispetto agli altri run. Dopo ho tenuto duro fino alla fine, trovando questo buonissimo risultato. Era il massimo che potevamo fare – eravamo tutti molto vicini, a mezzo secondo dalle Mercedes, in quattro racchiusi in quattro centesimi di secondo. Domani la strategia potrebbe essere l’elemento sorpresa, dobbiamo aspettare e vedere cosa succede, ma la Williams è molto forte qui e i motorizzati Mercedes andranno bene nei rettilinei. Cercherò di restare più vicino possibile ai due che stanno davanti. Se avremo l’opportunità di attaccarli, ci proveremo”.
Non altrettanto soddisfatto è Daniel Ricciardo: “Il run finale è stato un po’ frammentato, abbiamo fatto alcuni aggiustamenti sulla vettura e non hanno funzionato molto, ma parlo così con il senno di poi! Ero vicino alla terza piazza, ma non abbastanza, e ho pagato un grosso prezzo, ritrovandomi sesto. Abbiamo fatto progressi durante il weekend e non siamo troppo lontani, ma è un po’ deludente mancare il bersaglio. Domani spero di fare una buona partenza e poi vedrò come va. La strategia sarà interessante”.
“Se ci avessero offerto la terza e sesta posizione in queste qualifiche prima del weekend, penso che avremmo decisamente accettato la proposta!”, afferma il team principal Red Bull, Chris Horner. “Un giro finale eccellente quello di Sebastian, ha tirato fuori il massimo dalla vettura per prendersi la terza posizione, e anche Daniel è lì, in sesta. Considerando tutto quello che ci è successo, è una buona qualifica”.