Ferrari impotente al Montmeló. Raikkonen: “Macchina lenta”
Il verdetto della gara spagnola per la Ferrari è quasi identico a quello delle qualifiche: esattamente come al sabato, le Rosse terminano in 6a e 7a piazza, stavolta con Alonso davanti a Raikkonen. Lo spagnolo afferma che ci vuole ancora pazienza. Il finlandese, parlando della F14-T, non le manda a dire.
Tale partenza, tale arrivo: si può sintetizzare così il risultato del GP di Spagna per il Cavallino Rampante, che alla bandiera a scacchi vede i propri piloti nelle stesse posizioni del primo giro, con l’unica differenza che, grazie ad una migliore strategia nella seconda fase di gara, Fernando Alonso è riuscito a togliere la 6a piazza dalle mani di Kimi Raikkonen, che si è quindi dovuto accontentare della 7a. Nonostante questo, non si può dire che quella delle F14-T sia stata una corsa piatta, ma di sicuro il ritmo ed i risultati sono ancora lontani da quelli in cui i tifosi sperano.
Lo scatto delle Ferrari è senza infamia e senza lode: entrambi i piloti mantengono la propria posizione, nonostante un tentativo di sorpasso ai danni di Alonso da parte di Felipe Massa, tenuto comunque a bada dall’asturiano all’uscita dalla prima curva. Nel corso della prima tornata Alonso si fa vedere minaccioso negli specchietti del compagno di squadra, ma le posizioni rimangono invariate e Raikkonen mette un po’ di asfalto tra sé e il Vicecampione. Dal muretto arriva il messaggio ”Free to race”, liberi di correre e sfidarsi, e Alonso sembra poter mettere Iceman sotto pressione, pur senza riuscire a concretizzare un vero e proprio attacco.
Al 17° giro l’asturiano è il primo a rientrare ai box tra i ferraristi, per tornare in pista in 14esima posizione, riuscendo ad evitare l’undercut di Felipe Massa, fermatosi in anticipo per provare a sopravanzare l’ex compagno di squadra. La sosta di Kimi Raikkonen arriva al giro successivo. Alonso, pur nel traffico, spinge sull’acceleratore e sopraggiunge sul traguardo proprio mentre il finlandese esce dai box. Lo spagnolo stacca molto tardi alla prima curva del 19° giro, ma viene comunque sfilato all’interno dal Campione del Mondo 2007.
Il secondo stint sembra più propizio alle Rosse. Kimi Raikkonen riesce stavolta a prendere un buon vantaggio su Fernando Alonso e guarda avanti, andando all’attacco, alla prima curva della 24esima tornata, della Lotus di Romain Grosjean. Un eccessivo sovrasterzo non gli permette di concludere la manovra: il francese riesce a entrare per primo alla seconda curva e a mantenere la propria 5a piazza. Alla tornata successiva il finlandese sfrutta un maggior vantaggio sul rettilineo e stavolta completa agilmente il sorpasso, imitato autorevolmente da Fernando Alonso, sempre al termine del rettilineo, un giro dopo. Alla 28esima tornata, quasi a metà gara, Raikkonen è 5° a 4 secondi da Bottas, mentre Alonso lo segue a poco più di 2 secondi di distanza.
La seconda sosta di Fernando Alonso arriva al 35° giro, ancora una volta per coprire la posizione su Felipe Massa. Lo spagnolo monta gomme dure e torna in pista, difendendosi con successo dal brasiliano e sopravanzando poi il debuttante Magnussen, in una McLaren in evidente difficoltà. Strategia differente per Kimi Raikkonen, che resta in pista, perdendo terreno nella lotta a distanza col compagno di squadra. La sosta del finlandese arriva ben otto tornate più tardi: dopo aver effettuato molte tornate con mescole rovinate dal graining, Raikkonen perde terreno e posizioni sia su Alonso che su Vettel (il tedesco su una strategia simile a quella dell’asturiano), ma mantiene quella su Felipe Massa, rientrando dunque in 7a piazza.
C’è però da considerare la possibilità non remota di un crollo improvviso delle mescole di Alonso e Vettel, che a 15 tornate dalla fine sono 4° e 5°: rispetto a loro, infatti, Raikkonen ha dalla sua il vantaggio di un minor numero di giri da dover effettuare sullo stesso treno di gomme. Vantaggio che sembra effettivamente concretizzarsi ai giri 52 e 53, in cui rispettivamente la RB10 numero 1 e la F14-T numero 14 tornano ai box proprio per assicurarsi un buon passo gara fino al termine del GP. Alonso esce dalla pit-lane momentaneamente davanti a Vettel, fermatosi alla tornata precedente, ma tra la Ferrari e la Red Bull non c’è gara: il Campione del Mondo in carica ha facilmente la meglio nei confronti del pilota di Oviedo, e in poco tempo, sfruttando le proprie mescole option, recupera terreno addirittura su Kimi Raikkonen, effettuando anche in questo caso un sorpasso senza difficoltà.
La strategia conservativa di Raikkonen, peraltro, smette rapidamente di sorridere al finlandese: anche il compagno di squadra in poco tempo gli è negli scarichi, e riesce a superarlo. Per Iceman, inoltre, arriva anche lo schiaffo del doppiaggio da parte dei missili Mercedes.
Dopo una gara piuttosto movimentata, quindi, le Ferrari arrivano alla bandiera a scacchi con le stesse posizioni della griglia di partenza, a piloti invertiti: Fernando Alonso è 6°, Kimi Raikkonen 7°.
”È ovvio che vorremmo fare meglio, anche perché non si è mai soddisfatti a meno di una vittoria, ma sapevamo che il weekend sarebbe stato difficile, e oggi è arrivata la conferma: il nostro passo gara era troppo lento rispetto ai top team” commenta Fernando Alonso. ”Non è la prima volta che accumuliamo grandi distacchi dalla vetta e oggi, senza nessuna Safety Car a ricompattare il gruppo, siamo arrivati a un minuto e mezzo. Sicuramente è troppo e vogliamo migliorare al più presto possibile, come diciamo sempre, ma non possiamo fare una rivoluzione”. Ancora una volta, insomma, Alonso invita a non aspettarsi una rimonta, quantomeno non in tempi brevi: ”Adesso si parlerà di tanti pezzi nuovi per Monaco e sicuramente li porteremo, perché a Maranello si lavora giorno e notte, ma tutte le squadre faranno alrettanto”.
Ben più laconico e amareggiato Kimi Raikkonen che, dopo aver perso ancora una volta il duello in casa con lo spagnolo, non usa mezzi termini commentando la prestazione della Ferrari in questo GP al Montmeló: ”Essere doppiati non fa differenza, è uno sforzo continuo, è difficile dover sempre combattere con la macchina. È lenta, così è”.
Gli uomini di Maranello portano a casa soltanto 14 punti, per un totale di 66 punti conquistati nelle prime cinque gare del Mondiale, 51 in meno rispetto all’anno scorso, quando Alonso saliva vittorioso sul gradino più alto del podio proprio al Circuit de Catalunya. Considerando la lentezza della F14-T è quasi sorprendente vedere che il Cavallino Rampante occupa la terza posizione in entrambe le Classifiche, ma i distacchi dalla vetta sono impressionanti e la Red Bull, con cui la Rossa sperava di poter lottare in questa gara, si è anzi allontanata. A meno di rivoluzioni, la gara tutta curve delle stradine del Principato tra due settimane regalerà probabilmente alla Scuderia un quadro ancora più desolante.