Disastro McLaren: zero punti anche a Barcellona
Per la terza gara consecutiva, la McLaren non riesce a conquistare la zona punti: Button ha concluso all’undicesimo posto, davanti al compagno Magnussen.
Ci si aspettava un deciso passo avanti, invece la McLaren a Barcellona ha fatto un altro passo indietro. Gli aggiornamenti portati per il primo appuntamento europeo della stagione hanno smorzato i facili entusiasmi della vigilia, quando si credeva di poter recuperare parte del distacco dai diretti rivali, per colmarlo del tutto grazie allo step evolutivo più corposo previsto per il prossimo mese.
La gara spagnola è stata disastrosa per il team inglese, che lascia Barcellona – direzione Montecarlo – con l’undicesimo posto finale di Jenson Button e il dodicesimo di Kevin Magnussen. I due piloti non hanno mai dato l’impressione di poter avere il passo per poter entrare nella zona punti, prendendo la paga anche nei confronti della Lotus, a punti con Grosjean. Un risultato non da sottovalutare, considerando la lotta tra le due squadre per convincere Rakuten a investire in qualità di title sponsor.
La partenza di Button è difficile: l’inglese – partito dal lato sporco del tracciato – scivola dall’ottavo al tredicesimo posto e, al termine del primo giro, ingaggia un duello col compagno di squadra, mantenendo però la posizione. All’ottavo giro, Button passa Gutierrez, ma il Campione del Mondo 2009 non ha il passo di chi lo precede e al diciottesimo passaggio entra ai box per effettuare la prima delle due soste di giornata. Solamente quando passa alle gomme dure la situazione sembra migliorare, ma le speranze di andare a punti restano tali.
“La brutta partenza mi è costata cara“, ha ammesso Button dopo la gara. “Credo che abbiamo anticipato troppo la seconda sosta, altrimenti avrei potuto battagliare di più con le Force India. Ho perso un po’ di tempo anche quando Hamilton mi ha doppiato la prima volta, avevo gomme nuove e non le ho potute sfruttare al massimo. Credo che abbiamo imparato come si comporta la vettura ora e spero di farlo anche nel test di questa settimana, sarà utile soprattutto per le gare dopo Montecarlo“, ha concluso l’inglese.
Dopo i problemi alla power unit della giornata di ieri, Magnussen ha cercato un pronto riscatto nella gara di oggi. In partenza, il danese recupera due posizioni, ma nel duello con il compagno di scuderia commette un errore e va largo. Quando il giovane rookie rientra in pista, urta la Red Bull di Vettel, danneggiando per la terza volta in cinque gare l’ala anteriore. La gara di Kevin è difficile, sempre all’inseguimento della Toro Rosso di Kvyat, sulla quale avrà la meglio dopo la seconda sosta. Nelle ultime tornate della gara Magnussen avvicina il compagno di scuderia, concludendo però alle sue spalle, al dodicesimo posto.
Così Magnussen ha riassunto la prestazione odierna: “Prima di toccarmi con Vettel avevo avuto un buon avvio di gara, anche se fortunatamente l’ala non si è danneggiata troppo. Sapevo che risalire dal quattordicesimo posto sarebbe stata dura, anche perchè la differenza che c’era tra le due mescole non era evidente. Credo che avrei potuto andare a punti solamente se non fossi partito così indietro”.
Dopo l’ottimo avvio in Australia, era difficile pronosticare un prosieguo di stagione così difficile per la McLaren che – per la terza volta consecutiva – non conclude nei primi dieci. Il team di Woking ora occupa il sesto posto nel Campionato Costruttori, ma l’impressione è che a Woking non si riesca ad uscire da quella crisi tecnica iniziata lo scorso anno: emblematico non solo il doppiaggio subito dalla Mercedes, ma anche il distacco accusato da scuderie come Williams e Force India che montano lo stesso propulsore della McLaren.