A Barcellona Rosse ancora indietro: Raikkonen 6°, Alonso 7°
Il ritorno in Europa non sembra giovare agli uomini di Maranello: Raikkonen ed Alonso chiudono le qualifiche al Circuit de Catalunya ancora distanti da Mercedes e Red Bull.
Chi si aspettava una Ferrari rivoluzionata e pronta a diventare la seconda forza del Mondiale, tenendo testa alla Red Bull, deve ancora una volta ricredersi. La F14-T torna ad assaggiare l’asfalto dopo il podio ottenuto in Cina per mano di Fernando Alonso, ma il risultato è ancora una volta lontano dalle speranze dei tifosi. Le novità apportate alla vettura dagli uomini di Maranello sono poche e non tutte hanno funzionato, stando a quanto dichiarano gli stessi piloti nelle interviste post-qualifica. Sia Raikkonen che Alonso tengono a bada alla meglio una macchina nervosa, che necessita continue correzioni per portare a termine il giro, e i distacchi dai rivali sono pesanti: il finlandese chiude 6° a otto decimi dalla terza posizione occupata da Daniel Ricciardo, lo spagnolo è 7° a 36 millesimi dal compagno di squadra.
I primi tentativi del Q1 valgono ai ferraristi il 5° e 6° tempo, alle spalle delle Mercedes, di Massa e di Kvyat. A tre minuti dal termine Raikkonen, scivolato in undicesima posizione, torna in pista con la PZero Medium. Nel suo primo giro lanciato sul nuovo treno di mescole, però, trova davanti a sé la Toro Rosso di Kvyat e la Caterham di Ericsson, e il tempo migliore per lui arriva solo alla seconda tornata, in cui registra un 1:28.308. Alonso preferisce invece restare ai box, dato che il suo 1:28.329 è sufficiente ad approdare alla fase successiva.
Nel Q2 Raikkonen ed Alonso ottengono temporaneamente il 3° e 4° tempo (rispettivamente 1:27.355 e 1:27.602), cedendo successivamente terreno ai rivali che sopraggiungono sul traguardo. La situazione si fa caliente soprattutto per l’eroe di casa Fernando Alonso, che supera la seconda fase di qualifica grazie a soli 83 millesimi di vantaggio sulla Force India di Nico Hulkenberg.
Nell’ultima fase, dopo la sospensione necessaria per rimuovere dalla pista la RB10 di Sebastian Vettel, Fernando Alonso scende subito in pista, avendo conservato un set di gomme rispetto al compagno di squadra, e fa segnare un tempo di 1:27.563, classificandosi ultimo tra i soli quattro piloti che effettuano due run (oltre al ferrarista, Hamilton, Rosberg e Ricciardo). Raikkonen si lancia a poco meno di due minuti dal termine e conclude il proprio giro veloce in 1:27.104, sopravanzando di quattro decimi il compagno di squadra, per essere però superato a propria volta dalla Lotus di Grosjean, oggi in grande recupero. Fernando Alonso chiude quindi la sessione per la Ferrari, avvicinandosi al tempo di Raikkonen senza però riuscire a fare di meglio, fermandosi sull’1:27.140. Entrambi scalano poi di una posizione, superati dalla Williams di Valtteri Bottas.
I piloti della Rossa ancora una volta non possono far altro che commentare una prestazione mediocre. Forse Kimi Raikkonen, nonostante essere riuscito a qualificarsi davanti ad Alonso, si aspettava di più in questo inizio della tranche europea, e dopo la sessione spagnola sembra meno fiducioso del solito sulle possibilità di recupero della F14-T: ”Ovviamente non vogliamo essere in questa posizione, ma è stato un altro fine settimana difficile. Stamattina abbiamo avuto parecchie difficoltà e non ci sono grandi cambiamenti nella macchina, ancora non siamo perfetti. Purtroppo questa è la posizione in cui ci troviamo e dobbiamo continuare a lavorare. In pista dobbiamo combattere sempre parecchio e non è semplice, soprattutto per la guidabilità, è difficile mettere insieme un giro e mantenere una buona traiettoria.
Parla senza sorrisi anche Fernando Alonso”Sicuramente avremmo voluto fare di meglio, ma è andata così, non siamo riusciti ad essere più veloci. Ora dobbiamo pensare a recuperare qualche posizione e prendere più punti possibile in gara”. Lo spagnolo è amareggiato, ma non può dire che sia sorpreso: dopo aver tenuto a tenere basse le aspettative durante le interviste del giovedì, Alonso spiega ancora una volta che non bisogna mai costruire castelli in aria sui risultati delle prove libere: ”Abbiamo visto di nuovo che il venerdì e il sabato giriamo con meno benzina rispetto agli altri, e quindi in qualifica le nostre posizioni peggiorano sempre. Vedendoci davanti nelle prove libere sapevamo comunque che oggi pomeriggio avremmo sofferto di più. È stato un weekend difficile fino ad ora per quanto riguarda il grip, non solo per noi. Adesso dobbiamo concentrarci sulla gara e anche valutare quale sia la strategia migliore, se con 2, 3 o 4 soste” L’asturiano parla poi degli sviluppi Ferrari. ”Qualcuna delle novità che abbiamo portato è stata positiva e qualcuna no, dobbiamo fare qualche modifica e riprovare. Sicuramente abbiamo più carico aerodinamico rispetto alla Cina, ma come ho detto tutti hanno avuto poco grip oggi. Alla fine siamo dove eravamo, siamo migliorati ma sono migliorati tutti, quindi lottiamo sempre per le stesse posizioni”.