Memorial Senna, la Nazionale Piloti riparte da Imola
Ci apprestiamo a vivere un intero weekend dedicato alla memoria di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, tragicamente scomparsi il 30 aprile e il primo maggio sul circuito di Imola, durante il Gran Premio di San Marino.
Non poteva che iniziare da qui la trentatreesima stagione della Nazionale Piloti che, in occasione dell’Ayrton Senna Tribute, sfiderà una squadra molto speciale, formata dai grandi protagonisti del mondo Ferrari, capitanata dal Direttore Sportivo Massimo Rivola e che vedrà in campo anche Pedro de la Rosa e lo storico collaudatore Luca Badoer. Ma ci sarà spazio anche per grandi nomi dello spettacolo, come il comico di Zelig Fabrizio Fontana, DJ Ringo e il maestro Fio Zanotti.
La Nazionale Piloti schiererà una formazione speciale per il “Memorial Senna”: la stessa che scese in campo con Ayrton durante una partita disputata nell’aprile 1992 a Pescara. In campo ci saranno Riccardo Patrese, Andrea De Cesaris, Alessandro Nannini, Piero Martini, Nicola Larini, Emanuele Pirro, Ivan Capelli e Roberto Sigala. Spazio anche per i grandi del motorsport mondiale: Loris Capirossi, Jarno Trulli e Jules Bianchi, giusto per fare qualche esempio, ma anche giovani promettenti come Sergio Campana, Kevin Ceccon, Eddie Chever e molti altri.
L’ingresso allo Stadio è gratuito, ma sarà possibile fare delle offerte libere a favore dell’Instituto Ayrton Senna, una Fondazione no-profit nata per aiutare bambini e ragazzi più poveri a studiare e realizzare il proprio talento come professionisti e sportive. Un grande progetto – presieduto da Viviane Senna – che oggi, a venti anni dalla nascita, si articola in una serie di attività di formazione non solo per i più piccoli, ma anche per i giovani adulti. Dai banchi di scuola ai campi sportivi, passando per i laboratori di informatica. I ragazzi della Fondazione Ayrton Senna sono introdotti nella società e nel mondo del lavoro, secondo i principi di inclusione sociale e digitale.
Inoltre, l’Ayrton Senna Institute ha un programma di educazione allo sport anche fuori dalle aule scolastiche, in particolare il programma Educação pelo Esporte, dove lo sport viene utilizzato come mezzo per catturare l’interesse dei ragazzi, aggregarli e incoraggiarli a utilizzare il proprio sogno, proprio come fece Ayrton.