Vettel, la “crisi” passa per la mancanza di carico posteriore
Le difficoltà di Vettel non sono certo imputabili alla presenza di un pilota competitivo come Ricciardo. Come afferma lo stesso Horner, Sebastian fatica a trovare il giusto feeling con la RB10. Colpa della poca stabilità al posteriore, soprattutto in frenata.
Ora che la Formula 1 ha spento i motori e per tre settimane non ci sarà competizione alcuna, avremo molto tempo per analizzare uno degli aspetti più interessanti di questo inizio campionato: le lotte tra compagni di squadra. Abbiamo deciso di iniziare dalla Red Bull Racing e dalle difficoltà di Sebastian Vettel di venire a capo delle performance della propria vettura.
Inutile negare che Ricciardo ha sorpreso un po’ tutti. Una volta abbassata la visiera del casco, sparisce quel sorriso da bravo ragazzo e spicca una personalità forte e spietata, altamente determinata a raggiungere i propri obiettivi. Anche in Cina abbiamo assistito ad una bella prestazione del pilota australiano che ha ripetuto quanto di buono aveva già mostrato in Bahrain. Guardando l’altro lato della medaglia, questo vuol dire che Vettel – per ben due volte consecutive – si è dovuto fare da parte per lasciar passare il proprio compagno di squadra. In entrambe le situazioni, è arrivato il più classico dei team radio: “Daniel is faster than you. Let him pass”.
Anche se Ricciardo ha impressionato la squadra per prestazioni e approccio alle corse, le difficoltà di Vettel non sono certo correlate alla presenza di un compagno di squadra più competitivo, anche se ad alcuni dà soddisfazione pensare sia così. “Penso che Sebastian stia avendo un momento difficile perché non ha ancora trovato le giuste sensazioni che sta cercando dalla macchina”, ha detto recentemente Chris Horner. “E’ estremamente sensibile a certi aspetti del set-up e non è ancora dove vorrebbe essere. Questo gli comporta un degrado più marcato sulle gomme, che è cosa insolita per Seb. Quando avremo trovato la soluzione, tornerà come un fulmine”.
Il problema principale di Vettel è la stabilità della parte posteriore, in particolare nelle frenate. Una situazione che gli rende più difficile inserire la macchina in curva come faceva negli anni passati, quando le sue monoposto erano caratterizzate da una grande stabilità al posteriore, con un grande carico aerodinamico generato grazie all’utilizzo dai gas di scarico roventi sfruttati per fini aerodinamici. Di riflesso, Ricciardo – che non ha queste esitazioni – riesce a reagire in maniera migliore.
Il Team Principal della Red Bull, a tal proposito, ha voluto sottolineare il buon momento del pilota australiano: “Quella di Daniel è una prestazione degna di nota. In Cina, è stato impressionante per tutto il weekend. Ma è assolutamente positivo averlo visto in gran forma in tutti e quattro Gran Premi di quest’anno. La sua fiducia è in crescia: in macchina è sempre calmo, i suoi feedback sempre utili e quando parla alla radio è come se fosse seduto al bar a rilassarsi. Si sta veramente godendo il suo lavoro. L’inizio è eccezionale”.