La Red Bull soffre a Shanghai: Ricciardo 4° e Vettel 5°
Il Gran Premio della Cina si conclude sotto le aspettative per le Red Bull che chiudono 4° e 5° con Ricciardo ancora una volta davanti a Vettel.
Cina amara per la Red Bull. Se l’obiettivo del team e dei suoi piloti, come annunciato ieri nel post qualifiche, era quello di mantenere almeno le posizioni della griglia di partenza, il quarto e quinto posto, con Ricciardo ancora una volta davanti a Vettel, non può essere definito in altri modi se non deludente.
In partenza le Red Bull montano, come tutti gli altri piloti ad eccezione di Magnussen, gomme soft. Al semaforo verde è ottimo lo spunto di Sebastian Vettel che riesce a sopravanzare il suo compagno di squadra e a mettersi all’inseguimento di Lewis Hamilton. Alla prima curva, Fernando Alonso tenta subito di superare il campione del mondo, ma deve desistere e accontentarsi della terza posizione. Parte male, invece, Daniel Ricciardo che, oltre a subire il sorpasso del tedesco, si vede passare anche dallo spagnolo della Ferrari e si piazza in quarta posizione.
Al nono giro Vettel comunica al team di avere seri problemi di graining sulla gomma anteriore sinistra, dal muretto, però, gli viene risposto di rimanere in pista perché non ha abbastanza vantaggio sui suoi inseguitori e deve aspettare per la sosta per rispettare la strategia impostata.
Il pit stop arriva tre giri dopo, con Vettel che si ferma e monta gomme medie. Al rientro in pista, però, si vede sopravanzare da Fernando Alonso. Il tedesco tenta di contenere il divario, ma qualche giro si lamenta con il box di essere troppo lento sui rettilinei e che non riuscirà a passare il ferrarista.
Al 15 giro arriva anche il turno del pit per Ricciardo: gomme medie anche per lui, ma quando rientra vede sfilare davanti a sé ben tre piloti, Alonso, Vettel e Rosberg.
Dopo il pit stop, però, Vettel vede annullare il vantaggio accumulato su Rosberg che, alla fine del 22° giro riesce a portare in fondo il sorpasso. Il campione del mondo tenta di riprendersi la posizione alla curva 1, ma non ce la fa e deve accodarsi.
Intanto si avvicina anche Ricciardo e al 25° giro il muretto comunica a Vettel di lasciargli strada. L’australiano ormai è alle sue spalle, ma sembra che Seb non voglia mollare. La regia inquadra il muretto e si vede un Horner molto perplesso. Alla curva 1 del 26 giro Vettel tira una staccata a Ricciardo, ma arriva lungo e a quel punto deve desistere e lasciargli strada. C’è da giurare, però, che in casa Red Bull ci sarà molto da discutere nel post gran premio visto che il campione del mondo non sembrava per nulla propenso a rispettare l’ordine di scuderia.
Dopo il sorpasso subito, Vettel chiede di rientrare per effettuare il pit, ma dai box gli rispondono di tenere duro e rimanere fuori per rispettare la strategia. Al 34° giro il tedesco si lamenta pesantemente per il sorpasso della Caterham di Kobayashi, che montava gomme nuove. A questo punto il muretto non attende oltre e fa rientrare il suo pilota. Per lui ancora gomme medie. Con il nuovo treno di gomme Vettel riesce a far registrare giri record e tenta di avvicinarsi a Ricciardo, ma il recupero dura solo per pochi giri e inizia, invece, una costante perdita di secondi che fa sprofondare il tedesco a oltre 16 secondi a 5 giri dalla fine.
Ricciardo, in quarta posizione, tenta in tutti i modi di avvicinarsi ad Alonso. Al 47° giro il suo team lo incita dai box: “you can catch Alonso” è il messaggio, ma l’australiano riesce a recuperare solo pochi decimi al giro.
Negli ultimi giri, però, il recupero sul ferrarista si fa più consistente e l’aussie perderà il podio per poco più di un secondo.
Ricciardo, però, riesce ancora una volta a stare davanti al suo blasonato compagno di squadra e stavolta lo fa nettamente, con oltre 24 secondi di vantaggio. Queste le sue parole a fine gara: “Nelle ultime due gare sono andato bene, ma sono un po’ deluso perchè il podio era vicino ma non ce l’ho fatta. Ci riproverò a Barcellona”. Per quanto riguarda il team order dato a Vettel, l’australiano ha detto che non ne era a conoscenza, ma che questo non rovinerà il clima nel team: “Non ho notato niente di sospetto in quella fase e non sapevo niente del team radio per Vettel. Non ero sicuro delle nostre strategie, ma alla fine sono passato. Ma non voglio che questo si trasformi in conflitti nel team. Il tuo compagno di squadra è il tuo primo avversario e sono sicuro che Seb non sarà contento per il suo risultato di oggi. Ma penso anche che questo non rovinerà il nostro rapporto, non credo che smetteremo di parlarci per questo. Dovrà lavorare più duramente per migliorare in vista delle prossime gare e io stesso non starò a guardare”
Chissà se anche Vettel è della stessa opinione del suo compagno di squadra, o se questo episodio andrà ad incrinare i suoi rapporti con il team. Intanto, a fine gara, il campione del mondo ha confermato che, dopo la prima resistenza, avrebbe comunque lasciato passare Ricciardo alla curva 1: “Non c’era nessun motivo per continuare a tenerlo dietro visto che era più veloce di me. A quel punto avevamo due strategie diverse”. Per quanto riguarda, invece, la gara e il recupero della Rossa, il tedesco ha così commentato: “Avevamo già capito dalle libere del venerdì che la Ferrari era molto migliorata sui rettilinei in condizioni di asciutto e oggi, senza la pioggia, abbiamo avuto la conferma. Oggi non mi trovavo bene con la monoposto e non posso essere contento del risultato. Ci servirà molto tempo e molto lavoro”
Le Red Bull avranno un bel po’ da lavorare in vista della prima gara europea per cercare di recuperare il gap, che sembra incolmabile, e sicuramente Horner dovrà parlare con Vettel, apparso particolarmente nervoso sia per il team order sia per la scarsa competitività odierna della monoposto. Il team principal ha commentato così la gara di oggi: “Sebastian purtroppo stava facendo molta fatica e usurava i pneumatici molto più velocemente rispetto a Daniel. Avevamo impostato una strategia su tre soste, ma poi abbiamo capito che le due soste erano la scelta migliore e abbiamo cambiato in corsa. Ecco spiegato perché siamo arrivati in queste posizioni, è stata una gara difficile e anche la Ferrari è andata bene, ma avevamo già visto venerdì che era in crescita. La stagione però è ancora molto lunga, quindi l’importante è non mollare e continuare a lavorare”.