Disastro McLaren in Bahrain: Button e Magnussen ritirati
L’affidabilità tradisce i due piloti McLaren, costretti a ritirarsi dal terzo appuntamento stagionale.
A Woking non verrà di certo ricordata a lungo la gara numero novecento della Formula 1. La scuderia inglese lascia il Bahrain con un doppio ritiro: Magnussen ha terminato la gara al giro 41 per un problema al cambio, mentre Button è tornato ai box a due tornate dalla bandiera a scacchi dopo una gara passata a lottare per la quinta posizione.
Nelle fasi iniziali della gara numero 250 in carriera, Button mantiene la sesta posizione gettandosi all’inseguimento della Williams di Bottas, riuscendo a superare il finlandese al decimo giro. Il passo gara dell’inglese è positivo, tanto che Jenson – come sempre gentile con gli pneumatici – è uno degli ultimi a rientrare ai box tra i piloti che si giocano il podio. Al termine della prima sosta, si ritrova dietro le Ferrari di Raikkonen e Alonso, riuscendo a passarle agevolmente e tornando a lottare con la Force India di Hulkenberg. Anche la seconda sosta è ritardata rispetto agli avversari, con l’inglese che imbocca la pit lane al giro trentacinque per montare gomme a mescola più dura. In casa McLaren si decide di non farlo rientrare in concomitanza dell’ingresso della Safety Car, mantenendo la strategia delle due soste, ma la scelta si rivelerà errata: alla ripartenza, Button – in quattro giri – passa dal quinto all’undicesimo posto, prima di ritirarsi dal GP al giro numero cinquantacinque per un problema all’acceleratore.
“In termini di prestazioni, abbiamo fatto un passo avanti questo fine settimana” ha commentato Button dopo la gara. “Credo che abbiamo fatto un bel lavoro nella comprensione delle gomme e solo un team ha dimostrato di essere davvero superiore a noi oggi. Detto ciò, il nostro passo gara era positivo, anche se sapevo che sarebbe stata dura completare la gara con le gomme dure. Eravamo comunque in lotta per il quinto posto e il podio era vicino. Non ricordo quante vetture ho superato oggi, ma mi sono divertito e credo che la gara sia stato un bello spettacolo per tutti” ha concluso l’inglese.
La gara di Magnussen inizia in salita: la partenza del danese è infelice scivolando in decima posizione anche per via di un contatto con la Ferrari di Raikkonen. Kevin non riesce a tenere il passo di chi lo precede, tanto che Ricciardo impiega pochi giri a sbarazzarsi della McLaren del giovane rookie. A differenza del compagno di scuderia, Kevin rientra al giro quattordici impostando la gara sulle tre soste: al ritorno in pista il danese non riesce a tornare in zona punti, sprofondando ancor di più in classifica al termine della seconda sosta. La difficile serata di Magnussen si conclude al quarantunesimo giro, quando è costretto a parcheggiare la propria Mp4-29 nella via di fuga per un problema al cambio.
Autocritico Magnussen dopo il primo ritiro in carriera: “Non è stata una grande gara per me, sono partito male e non avevo il passo per stare con chi mi precedeva. Ci aspettavamo dei miglioramenti grazie a temperature più basse rispetto alla Malesia, ma non tutto ha funzionato come doveva, ma sono certo che capiremo il perché. Mi spiace non aver concluso la gara, ora andremo in Cina sperando di fare meglio”.
La McLaren scende al terzo posto nel Campionato Costruttori, ma a preoccupare è il divario da Williams e Force India, anch’esse motorizzate Mercedes. Nonostante ci sia stato un leggero miglioramento sul passo gara se comparato alla prestazione della Malesia, Button non è mai stato veramente in lizza per un posto sul podio, vanificando le rimanenti possibilità decidendo di non rientrare ai box per effettuare una terza sosta.