Ferrari, terza e quinta fila. Alonso: “Bisogna avere pazienza”
Ancora una qualifica difficile per la Rossa in un circuito che esalta lo strapotere del motore Mercedes. Raikkonen partirà quinto, Alonso nono.
Il tramonto del Bahrain illumina l’ennesimo sabato opaco delle Ferrari, che dopo la terza posizione ottenuta una settimana fa in Malesia tornano a lottare per piazzamenti di minor rilievo. Differentemente da quanto si poteva immaginare dopo le prestazioni del venerdì, domani sarà di Kimi Raikkonen la prima Ferrari in griglia, dopo che il finlandese ha ottenuto come a Sepang il sesto tempo della sessione, nonostante ancora qualche brivido nel Q2. Fernando Alonso fa registrare invece il giro più lento del Q3, lamentando una perdita di potenza rispetto alla fase di qualifica precedente. Entrambe le F14-T, comunque, guadagneranno una piazza considerando la retrocessione di Daniel Ricciardo, e scatteranno quindi dalla quinta e dalla nona posizione.
I ferraristi passano il Q1 in quinta (Raikkonen, 1:35.234) e sesta (Alonso, 1:35.251) posizione, dopo aver montato le gomme option, a differenza delle Mercedes alle loro spalle. Durante il Q2 sia Alonso che Raikkonen, sempre costretti a molti blocaggi delle gomme anteriori, scendono in pista due volte per assicurarsi il passaggio alla terza fase. Se per lo spagnolo la situazione è piuttosto rilassata, tanto da poter abortire il secondo giro non essendo disturbato da altri rivali, il finlandese non può dirsi altrettanto tranquillo: il suo secondo giro cronometrato (1:34.925) non migliora rispetto al primo, e scivola quindi fino alla decima posizione. La brutta prestazione di Sebastian Vettel, fuori dalla top ten, permette a Raikkonen di raggiungere il Q3.
Nell’ultima fase solo Alonso effettua due run, di cui il primo, su gomma usata, gli vale l’ultima posizione a 2.5 dalla vetta occupata da Rosberg. Raikkonen invece attende ai box il momento di scendere in pista, a tre minuti dal termine, riuscendo a completare un unico giro cronometrato in 1:34.368, che gli vale la sesta posizione. Sorprendentemente, invece, Alonso non riesce a sopravanzare alcun rivale: battuto all’ultimo istante dalla McLaren di Magnussen, ottiene il decimo posto della sessione con il tempo di 1:34.992.
Quello che arriva ai microfoni è un Kimi Raikkonen più rilassato rispetto all’Australia e alla Malesia: ”Ieri ho avuto qualche difficoltà, e anche stamattina, ma ho avuto fiducia in me stesso e alla fine il risultato che abbiamo è raggiunto è più o meno quello che ci aspettavamo da queste qualifiche. La macchina oggi si è comportata al meglio ma c’è ancora molto da fare”. Iceman si lascia andare a qualche considerazione anche sulle prospettive del Cavallino: ”Dobbiamo ancora spingere insieme al team, tutti remiamo nella stessa direzione. Senz’altro ci sono già dei miglioramenti, anche nelle mie prestazioni. Stiamo migliorando in tutti i settori. Sarà difficile prendere le Mercedes, ma sappiamo come migliorare ed abbiamo già una buona base e buoni programmi, quindi abbiamo le risorse per potercela fare. Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo ma sono fiducioso su questo: abbiamo persone nel team che possono aiutarci”.
Oggi è quindi Fernando Alonso il meno ottimista degli alfieri Ferrari. Lo spagnolo non è nuovo a giri del Q3 peggiori rispetto a quelli del Q2, ma a chi gli chiede se questo risultato è dovuto più a un proprio errore o più alla prestazione pura della vettura, risponde: ”Credo non sia colpa di nessuno, abbiamo fatto quello che potevamo. La potenza della macchina ha continuato ad abbassarsi giro dopo giro, tant’è che ho perso due decimi tra il Q2 ed il Q3. Abbiamo perso decimi su tutti i rettilinei: ora dobbiamo vedere se è successo qualcosa con la Power Unit e dobbiamo cercare di metterlo a posto”. Parlando delle Mercedes e, soprattutto, del loro motore, che oggi ha conquistato sette delle prime dieci posizioni, il Vicecampione guarda al futuro: ”Abbiamo visto anche nei test invernali che questo era un circuito ottimale per loro: con molti rettilinei possono sfruttare le velocità di punta. Arriveranno circuiti favorevoli ad altre macchine, noi dobbiamo difenderci il meglio possibile e approfittare poi quando arriveranno, speriamo, circuiti migliori per noi”. La sua espressione non sembra confermare la fiducia in un proseguo migliore della stagione: dopotutto, lo spagnolo sa che per le Rosse non si tratta solo di aspettare circuiti più favorevoli: ”Miglioreremo le nostre prestazioni, dobbiamo migliorare e lo sappiamo bene. Ma per adesso dobbiamo avere un po’ di pazienza”.
Intanto, i tecnici di Maranello dovranno lavorare per risolvere i problemi avvertiti dallo spagnolo, e per metterlo nelle migliori condizioni di difendersi,così come Raikkonen, dai motorizzati Mercedes. D’altronde, come avvertono entrambi i piloti, per vedere una Ferrari meno “passiva” i tifosi dovranno ancora una volta aspettare.