Pochi numeri, tanti segnali: è partito il dominio Mercedes
L’Ing. Rodi Basso, dopo le prime due gare della stagione, ci offre una panoramica delle prestazioni in attesa di avere dati ‘puliti’ dal prossimo weekend in Bahrain.
Cari lettori di BlogF1, siamo ripartiti con la massima formula e, come ogni inizio anno, siamo tutti concentrati a capire i rapporti di forza e i nuovi equilibri. Doveva essere la stagione della rivoluzione tecnica e finalmente in F1 torniamo a parlare di motori. Scongelati i neuroni dei motoristi, si sono ritrovati a dover disegnare un motore nuovo, turbo, GDI con il supporto di un ibrido sull’asse motore e sul turbo-compressore.
L’aerodinamica ha subito piccoli ritocchi che per quello che si è visto la considererei un offset di performance rispetto al 2013. Avendo l’opportunità di lavorare, oltre alla Formula Uno, su altre categorie, devo dire che questo è un trend generale nel motorsport sia per le macchine che per le moto. In questo modo, il motorsport si assicura un futuro.
Detto questo, veniamo alla performance. Difficile “dare i numeri” a causa delle qualifiche con pioggia che abbiamo visto nelle prime due gare, ma il ranking qualitativo da un’analisi di Fp2, Fp3 e dall’andamento delle gare è il seguente:
– Mercedes
– Redbull
– Ferrari
– Williams, Mclaren
– Toro Rosso, Force India
– Lotus
Se consideriamo il cambiamento di aerodinamica uguale per tutti (circa 15% in meno di carico), direi che la differenza la fa al momento la fa la power unit, con Redbull che però si porta dietro dal 2013 un vantaggio aerodinamico. I motoristi Mercedes con i loro ingenti investimenti hanno portato ai loro Clienti un beneficio prestazionale rispetto all’anno scorso.
Mi ha impressionato vedere, a soli due giri dalla fine del GP di Malesia, la Mercedes di Hamilton con un consumo benzina al 90% contro una media degli inseguitori a 94%. Segno che per gran parte della gara il pilota inglese era in modalità “cruising”. A conferma di questo, il suo best lap di fine gara è stato mediamente un secondo più veloce dei diretti inseguitori. Non si prenda come numero in assoluto, ma come segnale d’allarme.
La grande assente in questo inizio di stagione è Lotus. Tempo fa, chiacchierando con alcuni esponenti del Team, era emerso che avevano grandi attese visti i loro numeri in galleria del vento. Ma si sono presentati tardi, hanno ancora qualche problema di sistema e forse la coppia piloti non è completamente all’altezza della situazione.
Già dopo il Bahrain dovremmo essere in grado di valutare in maniera più analitica e scientifica i gap fra le squadre. La risposta non tarderà a venire, basta avere ancora un po’ di pazienza.
Buon motorsport a tutti!