Toro Rosso, Malesia agrodolce: Kvyat a punti, JEV ritirato

Seconda gara a punti per la Toro Rosso di Daniil Kvyat. Il debuttante russo dimostra d’essere in piena forma e punta a ripetersi in Bahrain. Sfortunata la gara di Jean-Eric Vergne, complicatasi per un problema tecnico appena dopo la partenza del GP.

Daniil Kvyat - Scuderia Toro RossoDaniil Kvyat ha intenzione di stupire ancora. Dopo il bel debutto in Australia, dove è diventato il più giovane pilota di F1 a prendere punti, il teenager della Toro Rosso ha messo in pista un’altra bella prestazione nella sua seconda uscita in Malesia.

La Toro Rosso numero 26 non ha avuto certo una gara semplice ma, a rigor di logica, questo fa emergere il carattere combattivo del giovane debuttante che racconta così il suo weekend: “E’ stato bello finire per la seconda volta a punti. La corsa di oggi è stata molto difficile e intensa, con un sacco di bagarre. I primi due stint sono stati particolarmente duri e mi sono ritrovato a combattere con Williams e McLaren, ma ho dovuto prendere consapevolezza che erano molto più veloci di me in rettilineo. Tuttavia, sono abbastanza soddisfatto di essere riuscito a difendere la mia posizione finale e nel complesso posso affermare di aver avuto un buon fine settimana”.  Il pilota russo sembra averci già preso gusto e guarda con ottimismo alla prossima gara: “Ci sono tutte le condizioni per migliorare ancora. Sarà interessante correre su una pista sulla quale abbiamo già fatto dei test con questa vettura”, ha sottolineato.

Nonostante un pilota a punti, la Scuderia Toro Rosso paga l’assenza di Jean-Eric Vergne dalla classifica finale. Un problema tecnico e un contatto hanno fermato anzitempo il francese, togliendogli la possibilità di lottare per le posizioni che contano. “Avevo fatto una buona partenza, ma mi sono accorto subito di avere problemi con la macchina. Ho improvvisamente perso potenza e tutti mi sorpassavano”, ha raccontato JEV. “Ad un tratto mi sono ritrovato a sandwich tra una Caterham e la Marussia di Bianchi. Forse era un po’ troppo ambizioso da pensare che potesse provare a superare le due vetture. Non è stato possibile e ci siamo toccati, danneggiando la mia ala anteriore. A quel punto, ho capito che la mia gara era compromessa”.

Jean-Eric ha provato a rimettersi in corsa, sperando nella pioggia o nell’eventuale uscita di una safety car, ma ha dovuto abbandonare ogni speranza: “Ho capito che la mia gara era compromessa e ho sperato in un colpo di scena che avrebbe potuto riaprire la mia battaglia. Ma poi ho continuato a soffrire di problemi con la mia amcchina e la mia gara è finita. E’ stato davvero un peccato, perché qui avrei potuto dire la mia per un buon risultato, avevo un ritmo gara buono con le gomme dure. Siamo positivi, perché la STR9 è una buona macchina e non dovremo aspettare a lungo prima di andare nuovamente in pista. Il Bahrain è praticamente dietro l’angolo”, ha concluso.

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