Il monsone non perdona: Williams fuori dalla Q3
Sotto il diluvio di Sepang la FW36 manca di grip: Felipe Massa e Valtteri Bottas non trovano né ritmo, né stabilità, fermandosi al tredicesimo e quindicesimo posto. Ma il finlandese partirà diciottesimo: rimedia infatti una penalità di tre posizioni in griglia per aver ostacolato Daniel Ricciardo nelle ultime concitate fasi della Q2
“In condizioni da asciutto ci ritroviamo a competere per la Top Six, di solito, e la macchina va bene”, afferma Felipe Massa al termine delle qualifiche del Gp di Malesia. Come a Melbourne, due settimane fa, i due alfieri di casa Williams si ritrovano invece a combattere con un monsone pomeridiano: “sul bagnato la vettura manca di grip ed è instabile: qualcosa su cui dobbiamo lavorare. E’ un peccato che il risultato delle qualifiche non rispecchi davvero dove dovremmo essere”.
E in effetti la FW-36 sembra allergica all’acqua. In Q1, nel breve intervallo temporale in cui la pioggia cade con un po’ meno insistenza su Sepang, Felipe Massa e Vallteri Bottas girano a lungo su gomme intermedie, ottenendo al secondo run due dignitosi piazzamenti: ottavo e nono posto, divisi tra loro da tre decimi.
Ma in Q2 la pioggia si intensifica. Valtteri Bottas tenta l’azzardo e scende in pista con gomme Intermedie: gira a lungo, ma fatica a tenere la vettura in pista, accusando sei secondi e mezzo di ritardo dalla vetta. Non fa molto meglio di lui Felipe Massa, che monta le Cinturato azzurro, ma è appena due secondi più veloce. La qualifica si decide negli ultimi concitatissimi minuti. Massa fa un giro su Intermedie, poi rimonta gomme da bagnato, si lancia e sembra poter agguantare la decima posizione: per lui arriva invece il tredicesimo tempo, a meno di quattro decimi dall’ultima piazza utile, artigliata da Jean Eric Vergne.
Bottas si perde nell’ultimo run: fa peggio del compagno di squadra (quindicesimo tempo) e si piazza sulla traiettoria di Daniel Ricciardo nel suo giro lanciato. L’australiano non la prende con la usuale filosofia: “Bottas era nel suo giro di riscaldamento”, afferma Ricciardo. “Dovrò dirgli due paroline. A essere onesti, ci sono stati diversi episodi lo scorso anno… Abbiamo corso uno contro l’altro molte volte nelle categorie junior e ritenevo che ci fosse rispetto tra noi, ma diventa complicato se penso a tutte le volte che si è comportato così”.
Cerca di metterci una pezza il finlandese, che comunque si porta a casa tre posizioni di penalità sulla griglia di domani: “E’ stata una situazione complicata: avevamo un problema alla radio e alla curva 9 il team mi ha riferito che avevamo pista libera davanti o dietro a Ricciardo. Ho pensato di restare davanti. Lui è arrivato molto veloce e negli ultimi angoli era un po’ più vicino di quello che avrebbe dovuto essere. Non gli è costato nulla, alla fin fine, ed io non ero neanche sicuro che fosse nel giro lanciato o meno”. Guardando alla brutta qualifica rimediata, Valtteri afferma: “Più acqua c’era sul tracciato, più faticavamo a trovare grip sulla vettura. Abbiamo provato sia le mescole intermedie, che le dure, ma non siamo riusciti a trovare stabilità con nessuno dei due tipi di gomma. Penso comunque che avremo la chance di andare a punti, se la corsa sarà asciutta”.
“Nel complesso è stata una giornata negativa per noi”, spiega Rod Nelson, Chief Test & Support Engineer del team di Grove. “In Q2 Valtteri era ansioso di cominciare sulle intermedie e Felipe sentiva che le gomme da bagnato sarebbero state la scelta migliore. Entrambi hanno registrato mancanza di grip e instabilità al posteriore, mentre la pioggia continuava a cadere; hanno provato a cambiare mescole per migliorare, ma non sono stati in grado di trovare il tempo necessario per accedere alla Q3. La vettura sta chiaramente facendo fatica sul bagnato in confronto al ritmo fatto vedere con pista asciutta, dunque questo è un aspetto che dovremo analizzare da vicino. Le condizioni qui in Malesia sono molto variabili e dovremo prepararci alla possibilità di avere pioggia domani, ma ovviamente una situazione da asciutto ci consentirebbe quella condotta di gara che abbiamo fatto vedere in Australia”.