Mateschitz: “A Melbourne il flusso di carburante era legale”
Il patron del team quattro volte iridato sostiene che in Australia la RB10 di Daniel Ricciardo fosse in regola e che l’aussie debba tornare in possesso del secondo posto conquistato in pista
A più di una settimana dal primo Gran Premio della stagione 2014 di Formula Uno, tiene ancora banco il flow gate. Daniel Ricciardo, giunto secondo nella gara di Melbourne, si è visto sottrarre punti e coppa a causa dell’eccessivo consumo di benzina, così come la Red Bull.
Il team di Milton Keynes ha deciso di presentare ricorso per la squalifica occorsa al giovane pilota, sostituto designato di Mark Webber e la FIA ha fatto sapere che esaminerà i documenti presentati dal team anglo-austriaco il prossimo 14 aprile, prima di prendere poi una decisione definitiva sull’argomento. In una nota, la FIA conferma dicendo: “La decisione sarà pubblicata al più presto dopo l’udienza”.
Dietrich Mateschitz, proprietario del team quattro volte iridato nell’ultimo quinquennio, ha voluto esprimere la propria opinione riguardo la squalifica di Ricciardo, rendendo noto di appoggiare del tutto il ricorso presentato da Christian Horner e i vertici del team anglo-austriaco.
“Il sensore di flusso del carburante utilizzato dalla FIA ha mostrato diverse chiavi di lettura sin dall’inizio del test. E ciò ha mostrato cose inesatte. Noi, invece, possiamo dimostrare che tutto si sia svolto nel pieno rispetto del regolamento 2014 e che rientravamo pienamente nei limiti“.
“Stiamo lavorando a stretto contatto con Renault da due o tre settimane, per cercare di sistemare i guasti che ci hanno impedito di affrontare al meglio i test invernali e riuscire a eliminare il gap che ci separa dalle performance mostrate dai propulsori della Mercedes. Ci sono ancora diciotto gare, torneremo ai vertici“, ha concluso Mateschitz.