Valentino Rossi e Flavio Briatore bocciano la nuova F1
L’ex team manager di F1 e il pilota italiano della MotoGP concordano nel dire che la nuova F1 è solo un esercizio per gli ingegneri e che lo spettacolo messo in pista è poco allettante.
Nonostante dopo una gara sia ancora difficile fare delle valutazioni, questo nuovo regolamento tecnico della Formula 1 non sembra piacere a molti. Tra quelli che hanno criticato il nuovo format ci sono anche due eccellenze come Flavio Briatore e Valentino Rossi.
L’ex team manager di Benetton e Renault non ha avuto peli sulla lingua e, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, ha commentato: “Non si può presentare uno spettacolo come quello di domenica, perché significa non avere rispetto per il pubblico pagante in tribuna e in tv, vanificando il passato della disciplina più bella del mondo. Immedesimandomi nei dubbi dei telespettatori, non ho capito niente dei piloti che non attaccavano, non ho capito niente del modo di consumare la benzina, non ho capito niente di perché certi campioni rinunciavano a difendersi. Uno spettacolo indecifrabile e deprimente”.
Così come aveva già ammesso Ecclestone nei giorni scorsi, bisogna immediatamente intervenire per evitare un crollo di ascolti: “Il GP d’Australia non è piaciuto a nessuno. Se non si cambia in fretta la F1 avrà un crollo di ascolti. Queste novità sono state introdotte troppo presto e con pochi test. Il risultato è che dopo 10 giri c’erano già due campioni come Vettel e Hamilton fuori dai giochi. Già tremo al pensiero di un altro GP al valium come sarà il prossimo in Malesia”. L’idea di Briatore è tanto semplice quanto drastica: “Togliere subito la norma dei 100 Kg/h di consumo. Lasciare solo i 100 Kg per tutta la gara e poi ognuno vada al massimo”.
Anche Valentino Rossi, in attesa della prima gara della MotoGP in Qatar, ha fatto il pollice verso ai nuovi regolamenti: “Mi aspettavo qualcosa di diverso, invece l’ho trovata abbastanza noiosa. Credo sia inutile limitare i consumi, sono corse e bisogna correre con la benzina che serve. Quello di ora è solo una sorta di esercizio per gli ingegneri”.