La Red Bull sta indagando sui motivi del ritiro di Vettel
Ancora non sono chiare le cause dei problemi avuti dal tedesco durante le qualifiche e il Gran Premio di Melbourne
La Red Bull sta ancora indagando per cercare di capire la natura dei problemi che hanno condizionato il week end australiano di Sebastian Vettel. Il campione del mondo, infatti, ha dovuto fare i conti con guai tecnici sia nelle qualifiche sia in gara e il team sta cercando di capire cosa sia andato storto, senza, però, avere molta fortuna.
Problemi con il motore e con la guidabilità della monoposto hanno costretto il pilota di Heppenheim all’eliminazione in Q2 al sabato e al ritiro, dopo pochissimi giri, la domenica. Gli uomini di Milton Keynes non sono ancora stati in grado di capirne le cause, come ha confermato lo stesso Chris Horner: “Pare che un cilindro abbia smesso di funzionare, apparentemente senza motivo. Dobbiamo scoprire a cosa è stato dovuto tutto ciò, se a un problema di elettronica o di software o di entrambi”.
L’unica cosa certa, ha continuato il team principal della Red Bull, è che “fin da sabato mattina la power unit montata sulla monoposto di Seb ha dato problemi, anche se non abbiamo trovato nessuna motivazione logica per spiegare questo inconveniente”.
Tutto ciò è apparso ancora più strano perché sulla monoposto di Ricciardo non si è manifestato niente di simile ed entrambe le vetture avevano gli stessi settings e montavano unità nuove. Horner ha svelato che c’è stato solo un piccolo contrattempo per l’Aussie, poco prima della partenza: “Quando è uscito per schierarsi sulla griglia, il suo turbo non funzionava, così abbiamo riportato la macchina nel box per resettare l’unità. Tutto è ripartito normalmente e non ha più dato problemi” . Peccato che poi i problemi per Ricciardo siano arrivati comunque, una volta arrivati alle verifiche tecniche…