Button: “Senza mio padre, sarà un weekend emotivo”
Jenson Button parla, per la prima volta da gennaio, dell’assenza del padre John, scomparso all’età di 70 anni a causa di un infarto.
La sfida tecnologica che interessa la Formula 1 non deve appannare il lato umano del Circus, quello che spesso è lontano dagli occhi dei tifosi, ma che dà ancora un senso al carrozzone. A ricordarci dell’importanza dei rapporti umani è proprio Button che, per la prima volta, ha parlato della scomparsa del padre.
John se n’è andato all’età di 70 anni in seguito ad un infarto. E sarà un’assenza che peserà per Jenson, considerando che il padre – fatta eccezione per una sola corsa – aveva sempre seguito il figlio in lungo e in largo per tutto il mondo.
“Che mi piacesse o meno, mio padre è sempre stato l’ultima persona a darmi il cinque o una carezza prima di salire in macchina. Anche se ero già in macchina e cercavo di concentrarmi, lui era sempre presente per assicurarsi di darmi l’ultimo abbraccio. Certamente mi mancherà tanto. Non so se andrò sul podio, ma sarà un’emozione unica. Ma, ad essere sincero, lo sarà anche se avrò una gara negativa, perché lui non sarà lì a tirarmi su di morale”, ha ammesso Jenson.
John è sempre stato un padre molto presente e la sua mancanza sarà per Jenson un duro colpo a livello emotivo: “Quando una gara andava male, veniva da me e cercava di farmi ragionare. Questo in qualche modo mi infastidiva. Perché sapevo che aveva ragione: ma quando tuo padre sta cercando di dirti qualcosa mentre sei di cattivo umore, è sempre difficile capire. Questo sarà un weekend emozionante, ma non sarà l’unico”.
Guardando alla mera competizione, Jenson ammette che c’è ancora tanto da lavorare. Guardando al Gran Premio d’Australia, Button ha ammesso: “Siamo una delle poche squadre che arriva qui senza un Kit d’aggiornamento sulla macchina, le prove libere saranno interessanti. Ho buone sensazioni da questa macchina, ma abbiamo bisogno di svilupparla. C’è ancora tanto da fare”.