Red Bull: “Il nostro dominio potrebbe essere finito”
Il proprietario della Red Bull Racing e il 4 volte Campione del Mondo Sebastian Vettel danno la loro visione sulla situazione della squadra all’inizio del Mondiale 2014.
E’ la fine del ciclo vincente della Red Bull Racing? Seppur sia prematuro parlarne ancor prima di iniziare, tutti gli indizi sembrano confermare che non è uno scenario da escludere. E lo ammette anche il patron della squadra anglo-austriaca, Dietrich Mateschitz.
Il boss della Red Bull, pur essendo pienamente convinto che la squadra riuscirà a superare questo periodo di crisi, vede un inizio preoccupante: “Ho due cuori che battono dentro me. Come tifoso, non posso che essere contento di sapere che la stagione che sta per partire sarà ancora più eccitante. Il nostro dominio potrebbe essere finito. Come proprietario di una squadra di F1, devo accettare le nuove regole e cercare di vincere anche con queste. Alla fine, sono le stesse per tutti”.
In una situazione del genere, sono circolate diverse voci sulla tensione creatasi tra il Campione del Mondo in carica – Sebastian Vettel – e la squadra. La stessa Red Bull aveva, nei giorni scorsi, minimizzato la cosa etichettando tali dicerie come spazzatura e Mateschitz, a tal riguardo, è certo: “Non credo che Sebastian avrà problemi ad affrontare questa situazione. Come tutta la squadra, è pronto a raccogliere la sfida. Abbiamo avuto molto successo negli ultimi anni, ma abbiamo sempre saputo che non sarebbe stato sempre così”.
Ed è proprio Vettel che dà l’idea più precisa della grande crisi in cui versa la squadra di Milton Keynes. Seb, parlando a Servus TV, ha dichiarato: “Ora le cose sono più difficili rispetto agli altri anni. Questo significa che dobbiamo combattere, guardare avanti e prendere tutto quello che riusciamo ad ottenere. Siamo indietro, non è un segreto. Il nuovo pacchetto motore ci ha dato un sacco di problemi finora. E’ tutto molto complicato e stiamo avendo difficoltà a comprenderne il funzionamento. Anche quando una piccolissima parte non si adatta alla perfezione, la macchina si ferma. L’obiettivo per Melbourne? Anche solo arrivare al traguardo sarebbe un successo”, ha concluso.