Lotus, Chester preoccupato: “Prime due gare difficili”
Il Direttore Tecnico della Lotus si aspetta un debutto difficile a Melbourne. L’affidabilità precaria – non solo per quanto riguarda i motorizzati Renault – potrebbe regalare weekend all’insegna dell’incertezza assoluta.
Tante incertezze per i motorizzati Renault in questo inizio di stagione. Si arriva a Melbourne con un carico d’ansia non solo per le prestazioni, ma soprattutto per l’affidabilità.
Alla Lotus, sembrano prepararsi al peggio. Il team di Enstone è quello che ha girato meno nei test invernali: avendo saltato i primi quattro giorni in Bahrain, la Lotus E22 ha messo insieme circa 1.250 chilometri, evidenziando anche diversi problemi legati alla power unit francese.
Ed è proprio affidandosi alla grande esperienza del motorista che la Lotus intende risollevare le proprie sorti. Parlando ad Autosport, il Direttore Tecnico della Lotus non si nasconde dietro ad un dito e sottolinea: “Penso che tutti i team siano preoccupati, non solo quelli motorizzati Renault. Tutti sanno che se nascono certi problemi, servono anche tre o quattro ore per risolverli. Chiunque può avere un problema al mattino e non riuscire a girare nel pomeriggio. Ci aspettano weekend difficili”.
Dalla Red Bull parlavano di circa due mesi di ritardo nello sviluppo, mentre Toro Rosso e Lotus stimano il gap in un mese. Nick Chester, però, sottolinea che gran parte del recupero è legato al lavoro che il motorista farà nella factory di Viry: “Dipende molto dai progressi che faremo con la Renault. Le prime due gare saranno molto difficili. Spero che già dalla terza riusciremo ad essere in una posizione migliore. Dipende davvero dalle soluzioni che il nostro partner motorista riuscirà a trovare”.
Intervenire sui motori nei limiti delle possibilità imposte dal regolamento, considerando che lo scorso 28 febbraio è scaduto il termine per l’omologazione dei motori. Nessuno scandalo, ci tiene a precisare Chester: “Significa che non si possono migliorare le prestazioni ma si può intervenire per ragioni d’affidabilità. E questo lo fanno tutti i motoristi nel corso dell’anno, anche chi ha potuto fare più chilometri di noi avrà degli elementi su cui intervenire per migliorare l’affidabilità”.