7 e 14, numeri che in Ferrari hanno già fatto storia
I numeri scelti da Kimi Raikkonen e Fernando Alonso e che utilizzeranno a partire dal prossimo mondiale hanno già campeggiato sulle carrozzerie Ferrari in passato. Ecco in quali occasioni
I piloti che comporranno la line up Ferrari per il mondiale 2014 di Formula Uno saranno Kimi Raikkonen e Fernando Alonso. Entrambi gli iridati hanno scelto il rispettivo numero di gara, che li accompagnerà per il resto della carriera nella classe regina dell’automobilismo sportivo.
Il finlandese, di ritorno da una duplice esperienza lontano da Maranello (prima i Rally e poi la Lotus), ha scelto il numero sette, cifra con cui ha corso anche lo scorso anno con i colori del team di Enstone. Fernando Alonso ha invece scelto il numero quattordici, che lo ha sempre accompagnato nei primi chilometri della carriera nei Kart e con cui ha vinto i primi titoli da giovane.
Sette e quattordici compariranno sulle carene della nuova F14-T, ma non è affatto un debutto assoluto. Il sito ufficiale della Ferrari – www.ferrarif1.com – ha infatti pubblicato una lista con tutte le occasioni in cui le monoposto del Cavallino Rampante sono state contrassegnate con i due numeri suddetti nel corso della storia.
Percorriamo assieme la storia dei due numeri, partendo dal numero che contraddistinguerà Kimi Raikkonen a partire dal prossimo mondiale. Il sette, su una monoposto del Cavallino, ha esordito nel GP di Gran Bretagna 1953 sulla 500 di Luigi Villoresi. Il pilota italiano scattò sesto in griglia ma si ritirò per un problema tecnico mentre era terzo. In 36 partecipazioni la Ferrari con il numero sette ha vinto due volte, entrambe con John Surtees, nei GP di Germania 1963 e 1964 ottenendo anche quattro secondi posti, cinque terzi e centrando altri undici piazzamenti in zona punti. Sono dunque esattamente 50 anni che non vince, a Kimi il compito di interrompere il digiuno. I piloti che hanno guidato la Ferrari numero sette sono stati otto, quello che lo ha portato in pista più volte è fin qui Felipe Massa, che lo ha sfoggiato in 19 occasioni nella stagione 2010.
Il quattordici, scelto da Fernando Alonso, ha invece debuttato sulla Ferrari 125 del pilota britannico privato Peter Whitehead che nel GP di Francia 1950 scattò ultimo ma chiuse al terzo posto. Questo numero conta 23 partecipazioni con una sola vittoria, quella targata Peter Collins nel GP di Francia 1956. Molti i nomi che lo hanno portato in pista: ben 18 (anche perché spesso negli anni Cinquanta gli organizzatori assegnavano agli iscritti solo i numeri pari). Il più fedele al 14, presumibilmente fino al GP di Spagna 2014, resta il campione del mondo 1958 Mike Hawthorn che lo ha avuto sulla carrozzeria quattro volte, l’ultima delle quali nel GP d’Italia di quell’anno magico (a Monza fu secondo). Per il 14 da ricordare anche quattro secondi posti, un terzo e altri tre arrivi in zona punti. L’ultima volta di un ferrarista con questo numero risale al 1970 e precisamente al GP d’Austria quando Ignazio Giunti, al volante della 312 B, giunse settimo.