La nuova F1 si guida come una GP3 molto più potente

Qual è il parere dei piloti sulla Formula 1 del 2014? Opinioni molto simili che lasciano pensare ad un cambiamento positivo per il Circus. Ma resta ancora il dubbio se tutto ciò attirerà gli appassionati o li allontanerà ancora di più.

Con i test di Jerez, la nuova era della Formula 1 è finalmente iniziata. Purtroppo o per fortuna, a seconda dei vari punti di vista. Da quest’anno, il Circus farà i conti con il downsizing dei motori, un’aerodinamica meno incisiva e monoposto più pesanti. Gli scettici sono tanti e il rischio che il mix di novità allontani gli spettatori, piuttosto che riconquistarli, è piuttosto alto.

Ci sono delle cose che è impossibile non notare. Il suono dei nuovi motori 1.6 litri V6 Turbo, tanto per iniziare. Sembra tutto, fuorché una Formula 1. E molti appassionati che erano in tribuna a Jerez hanno lasciato la pista, a fine giornata, con un po’ di amaro in bocca.

Nico Rosberg sostiene che le nuove monoposto ricordano un po’ quelle degli anni ’80, come quelle che guidava papà Keke. “Il suono del motore non è bello come l’anno scorso, ma penso che sia comunque accettabile. Mi ricorda un po’ le gare che guardavo alla TV negli anni ’80”.

Il suono del motore è qualcosa che interessa anche chi è alla guida. Perché con l’orecchio devi anche ascoltare cosa la vettura sta cercando di dirti in caso di problemi. Ed è Button a sottolineare questo aspetto: “A sentirlo da fuori, la nuova power unit non ha un bel suono. Ma quando sei nell’abitacolo è decisamente diverso. Senti il fischio del turbo, l’unità ERS e tanto altro. Non è così male”.

I nuovi propulsori utilizzati da questa stagione hanno una potenza di poco più di 600 cavalli, ma grazie all’ERS aumenta di 150 cavalli per oltre 33 secondi al giro. Ne consegue che la potenza complessiva è molto simile a quella dello scorso anno, con una coppia decisamente maggiore rispetto a prima. E questo è un grande cambiamento che ci farà godere anche di qualche derapata in pista. “Mi piace guidare questa macchina, la potenza del motore è veramente interessante e c’è molta coppia. Credo sia il motore più potente che abbia mai guidato. Ovviamente, non in termini di potenza assoluta, ma come coppia è veramente qualcosa di speciale. La senti tantissimo a bassa velocità. Quando esci dalle curve e hai tanta coppia, è veramente eccitante”, ha ammesso Button, a cui fa eco Valtteri Bottas con un laconico “Non possiamo lamentarci”.

Una sensazione piacevole anche per Esteban Gutierrez, della Sauber. Il messicano ha addirittura paragonato la sua monoposto di F1 ad una di GP3, solo molto più potente: “E’ più divertente da guidare. La sensazione è quella di guidare una macchina di GP3, anche se decisamente diverso in termini di potenza visto il turbo e l’ERS. E me la sto godendo: hai anche più marce per gestire al meglio la potenza”. Adrian Sutil, compagno di squadra di Gutierrez, a tal proposito aggiunge: “Devi sempre tenere in alto i giri. E con le 8 marce, si può anche non andare a limitatore alla fine del rettilineo. Con questi ingranaggi si potrebbe andare anche a quasi 400 chilometri orari, è molto diverso rispetto al passato”.

Con una coppia maggior rispetto al passato, sarà fondamentale anche gestire la trazione delle monoposto in modo ottimale. In questo senso, però, tra i piloti ci sono ancora pareri contrastanti, segno che le varie monoposto gestiscono la trazione in maniera totalmente diversa, anche avendo lo stesso motore. E’ il caso della power unit Mercedes: mentre Button si è detto piacevolmente sorpreso di come si riesce a scaricare a terra la potenza, Bottas ha ammesso di avere ancora qualche problema: “Oggi è un po’ più difficile da gestire, hai bisogno di un piede molto sensibili, specie in condizione di pista umida. Ma anche in condizioni d’asciutto è decisamente più facile finire in testacoda”.

Da non sottovalutare, inoltre, il ridimensionamento dell’aerodinamica sulle monoposto moderne. Le nuove regole hanno ridotto notevolmente i livelli di deportanza con nette conseguenze sulla guidabilità:  “Le vetture hanno meno carico aerodinamico rispetto agli anni passati e nelle curve ad alta velocità, saremo più lenti. Sorprendentemente, però, nelle curve a basse velocità la vettura è molto stabile”, ammette Jenson Button. Tuttavia, l’inglese aggiunge: “Ma i giri in pista non saranno mai uguali, perché si gioca sempre con le mappature del motore e le varie modalità di frenata”.

Se da un lato tutte queste novità tecniche hanno galvanizzato tecnici e piloti, dall’altra parte c’è un pubblico sempre più scettico e annoiato da regole più stringenti e complicate da comprendere. Il timore che la F1 abbia fatto il passo più lungo della gamba c’è, ma solamente l’affluenza di pubblico sulle tribune e gli ascolti televisi potranno dare indicazioni in tal senso.

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