Formula 1 e budget cap: Mateschitz è polemico
Il boss della Red Bull non vede di buon occhio il tetto dei costi che vuole imporre la FIA. Troppe questioni in sospeso e poca chiarezza sono i pericoli numero uno.
Il budget cap è uno di quei tormentoni che ritornano sempre nell’ordine del giorno della Formula 1 e anche questa stagione non fa eccezione. Già a fine 2013, infatti, si era tornati sull’argomento e adesso sembra ormai confermata la prospettiva di introdurre delle nuove norme a tal proposito per il campionato del prossimo anno.
La FIA sta ancora discutendo di come attuare queste restrizioni, ma il boss della Red Bull Dietrich Mateschitz ha già voluto esprimere la sua preoccupazione: “Per imporre un budget cap occorre fare la massima chiarezza su quanto è incluso o meno. Come verranno considerate le attività di marketing o gli stipendi dei piloti?”
Dubbi non infondati, anche perché, si sa, i regolamenti della FIA spesso lasciano ampie zone d’ombra grazie alle quali i team più scaltri potrebbero trovare degli astuti escamotages. Come? “Le grandi case costruttrici, ad esempio, potrebbero nascondere alcune spese extra negli altri budget aziendali” ribadisce l’austriaco.
“Contando tutti i costi che le scuderie hanno dovuto sostenere per le nuove unità motore, siamo arrivati a spendere, tutti insieme, quasi un miliardo di euro. Qualcuno ha parlato di queste spese? E qualcuno si è chiesto, per esempio, come quantificare le spese per le ore in galleria del vento?” continua Mateschitz.
Il proprietario della Red Bull è particolarmente duro sull’argomento, polemizzando soprattutto sul fatto che nonostante si continui ad insistere sul taglio dei costi, siano poi gli stessi regolamenti FIA ad implicare spese enormi per essere applicati. Insomma, sono anni che si parla di budget cap, ma viene da chiedersi: è veramente possibile risparmiare in Formula 1?