Caterham CT-05: l’analisi tecnica
Soluzioni anticonformiste ed inaspettate per la nuova Caterham CT-05. Le analizziamo tutte nel dettaglio.
Non si può certo dire che sia passata inosservata. La Caterham ha senza dubbio sconvolto gli appassionati, facendo vedere soluzioni del tutto anomale rispetto a quelle viste sulle auto degli avversari, totalmente fuori dagli schemi ed addirittura inaspettate.
Si parte ovviamente dal muso, che rispecchia i sospetti nati dopo il crash test. In effetti gli ingegneri hanno interpretato in modo del tutto particolare le regole, disegnando un muso doppio: un primo piuttosto alto e squadrato, piatto nella parte superiore e bombato “all’insù” in quella inferiore, che reca le dummy cameras ai lati. Un secondo a punta che si sviluppa dalla parte inferiore del primo e prosegue dritto fin sopra l’ala, con due piloncini di fissaggio al profilo alare anteriore (FOTO). Vedremo se la pista darà ragione ai tecnici che, certamente, hanno accuratamente studiato tutte le conseguenze aerodinamiche di tale scelta.
Se è strano il muso, non poteva essere da meno il deviatore di flusso al di sotto della scocca. Si presenta ad arco, volto ad incanalare i flussi verso il fondo. L’anteriore della Caterham, però, ha stupito anche per altri particolari inaspettati: il primo è dato dalla sospensione pull-rod (FOTO), una vera novità per la squadra anglo-malese; il secondo è dato dal telaio “a scalino”. Così come Sauber, Ferrari, Force India e Mercedes, infatti, anche la CT-05 presenta un telaio molto alto che, nella parte anteriore, digrada velocemente verso il basso per raggiungere la misura di 525 mm prevista dal regolamento (FOTO). Scalino che non è nascosto da nessun vanity panel.
La parte centrale della monoposto conserva in parte le forme della vettura 2013, ma è notevole il lavoro di rastremazione operato al di sotto delle prese d’aria laterali, di dimensioni non troppo grandi (FOTO); le pance, poi, presentano il classico deflettore “a ponte” che le ricopre solo per metà, mentre sono presenti due profili orizzontali ai lati del cockpit. La presa d’aria nel roll-bar è di forma circolare.
Il cofano motore diventa più ingombrante nella parte centrale e terminale, dove sono presenti due grossi sfoghi laterali che terminano poco prima del semiasse carenato e soffiano al di sopra di esso (FOTO). Nell’immagine precedente, inoltre, è ben visibile il diffusore, di forma semplice squadrata e provvisto di nolder a tutta lunghezza.
Quanto all’ala posteriore, questa è sorretta da due piloni in mezzo ai quali transita lo scarico (FOTO); da notare che il monkey seat è fissato direttamente a questi posteriormente, al di sopra del terminale di scarico. Da segnalare la sinuosa feritoia che percorre verticalmente tutta la parte anteriore della paratia, mentre il profilo dell’ala è piuttosto semplice.