Test Jerez, giorno 2: Button al top, Rosberg stakanovista
Button il più veloce nella seconda giornata di prove a Jerez de la Frontera. Vettel perde la seconda giornata di prove e scatta l’allarme rosso in Red Bull.
La seconda giornata di test collettivi a Jerez de la Frontera si è appena conclusa e gli appassionati di F1 hanno finalmente appagato la loro voglia di veder le nuove monoposto in pista. Dopo il timidissimo avvio di ieri che aveva visto un totale di 93 giri in 8 ore di test, la situazione di oggi è migliorata notevolmente.
La pista si è svegliata con l’asfalto umido, dopo la pioggia che era caduta nella notte. Pirelli, che aveva intenzione di far provare ai team le specifiche da bagnato il prossimo venerdì, ne ha approfittato per anticipare i tempi. Si è così deciso di versare sull’asfalto una quantità ulteriore di acqua (stimata in 48 mila litri) per permettere alle squadre di provare le nuove Cinturato Blue Full Wet e Green Intermediate. La mattinata, dunque, si è svolta in condizioni di asfalto bagnato che – con il passare delle ore – è andato ad asciugarsi. I team hanno spostato gran parte dei loro programmi di sviluppo al pomeriggio, su pista asciutta. Ciò ha permesso di comprendere ancor di più le complesse monoposto del 2014 e dei sistemi che le compongono.
Il più veloce, al termine della giornata, è stato Jenson Button. Il pilota della McLaren, dopo lo sfortunato avvio di ieri, ha chiuso questa giornata con 43 giri all’attivo e il miglior tempo della sessione in 1:24.165. Una nota di colore a margine della giornata: Jenson, sul suo casco, ha fatto stampare “Grande Puffo” e, accanto, ha scritto “Rip Papa”; un omaggio al papà John, improvvisamente scomparso a causa di un infarto.
#F1 Questa è la dedica che @JensonButton ha voluto fare a suo papà John, recentemente scomparso. @McLarenF1 pic.twitter.com/KzU1Cp49xd
— BlogF1.it (@BlogF1it) 29 Gennaio 2014
In seconda posizione troviamo la Ferrari di Kimi Raikkonen. Il finlandese, a pochi minuti dal termine, ha realizzato la sua miglior prestazione in 1:24.812, a sei decimi dal miglior tempo di Button. Tuttavia, sappiamo bene che questi riferimenti cronometrici servono giusto per stilare una classifica finale, ma sono del tutto inutili alle squadre nell’ambito dello sviluppo delle monoposto. Lo ha ribadito su Twitter anche la Williams, che oggi ha chiuso in terza posizione con Bottas e con 36 giri nel carniere. Per il momento, dunque, l’unico obiettivo delle squadre è far funzionare nel complesso le vetture. I cambiamenti sono stati troppi e l’affidabilità resta ancora la priorità per tutti.
L’esempio più attuale ce lo servono su un piatto d’argento i motorizzati Renault che, in questi due giorni, sono quelli che hanno accumulato meno chilometri. Problemi elettrici per la Scuderia Toro Rosso e per la Caterham, costrette a fare gli straordinari per risolvere i vari problemi che si sono presentati anche oggi. Stupisce, in maniera negativa, nel vedere come anche la Red Bull Racing faccia fatica a far funzionare tutto a dovere: in due giorni, Vettel ha potuto realizzare solo 11 giri, facendo scattare l’allarme rosso a Milton Keynes.
Chi invece stupisce in positivo è la Mercedes. La W05 ha permesso a Rosberg di compiere oggi 97 giri. Le Frecce d’Argento sembrano poter contare su una certa dose di affidabilità della power unit e viene da chiedersi se anche Hamilton, senza quel cedimento dell’ala anteriore, sarebbe stato in grado di completare un numero simile di giri.
POS. PILOTA TEAM TEMPO GIRI 1. Button McLaren 1:24.165 43 2. Raikkonen Ferrari 1:24.812 47 3. Bottas Williams 1:25.344 35 4. Rosberg Mercedes 1:25.588 97 5. Perez Force India 1:28.376 37 6. Gutierrez Sauber 1:33.270 53 7. Ericsson Caterham 1:37.975 11 8. Vettel Red Bull 1:38.320 8