McLaren Mp4-29: l’analisi tecnica
E’ la McLaren la prima squadra a mostrare la vettura “reale” che affronterà il Campionato 2014. Tante le soluzioni interessanti ed inedite.
La Mp4-29 è la prima vera monoposto di Formula Uno del 2014. Fino a stamattina, infatti, avevamo avuto solo piccoli assaggi grazie ai rendering pubblicati da Force India e Williams, a cui si è aggiunta a sorpresa la Lotus proprio mentre venivano tolti i veli alla vettura inglese. Ora, finalmente, possiamo davvero cominciare toccare con mano tutti i dettagli tecnici del campionato alle porte.
E partiamo dal dettaglio più chiacchierato degli ultimi mesi: il musetto. Anche la McLaren (ammesso che quanto mostrato da Force India e Williams sia realistico…) ha il “formichiere”, ossia una parte terminale del muso decisamente più piccola ed arrotondata, volta a ridurre al minimo l’impatto aerodinamico dato dall’elemento terminale. Il resto del muso, infatti, in prossimità dei piloni (ed appena il regolamento lo consente), si espande in maniera decisa, in modo da creare una sezione piuttosto elevata nel mezzo e consentire il passaggio di una notevole quantità d’aria. I piloni sono di forma sinuosa e piuttosto allungati verso il posteriore e, nella parte terminale, si incrociano con dei turning vanes dritti e lievemente svergolati nella parte bassa (FOTO).
Tale disegno sembra chiaramente volto a creare una sorta di “tubo di Venturi” e massimizzare il flusso aerodinamico diretto al di sotto della scocca e verso il retrotreno (FOTO). A tale obiettivo contribuiscono i triangoli della sospensione (che torna di tipo push-rod), caratterizzati da un’angolazione pressoché orizzontale e dotati di braccetti opportunamente sagomati per deviare al meglio i flussi aerodinamici. Tale angolazione, ovviamente, è data anche dalla minore altezza della scocca (525 mm anziché 625), la quale ha un andamento praticamente lineare dall’abitacolo al musetto. Molto interessanti i profili a “T” all’interno delle gomme anteriori (FOTO), che hanno lo scopo di ridurre le turbolenze generate dallo pneumatico, mentre l’ala è costituita da tre profili, tutti dotati di soffiaggi intermedi in prossimità della paratia.
La parte centrale della McLaren presenta delle fiancate con aperture triangolari piuttosto grandi, per apportare la necessaria quantità d’aria ai radiatori; le stesse sono piuttosto scavate al di sotto delle prese d’aria, per poi riguadagnare volume man mano che ci si sposta verso il posteriore. Anche la presa d’aria del roll-bar è piuttosto grande, ma è facilmente visibile una ripartizione orizzontale interna che la divide in due (motore – radiatore olio cambio?).Da segnalare che la Mp4-29 “reale” presenta alcuni dettagli in meno rispetto alcuni disegni mostrati da Sam Michael in questo VIDEO, come i deviatori verticali sulle pance ed una sorta di “ciminiera” nella parte più esterna delle stesse.
Il posteriore della Mp4-29 è davvero interessante e presenta soluzioni che, per ora, non sono ancora ben visibili e comprensibili. Ciò che risalta subito all’occhio è la dimensione e la forma della parte terminale del cofano, caratterizzata da uno sfogo abbondante. Ipoteticamente, la McLaren vuole sfruttare al massimo il calore proveniente dalla Power Unit creando un vero e proprio flusso termo-dinamico in uscita che (condizionale d’obbligo…) potrebbe fungere da beam wing ed interagire con l’aria (fredda) che scorre sopra e sotto al diffusore. Non a caso la parte terminale dello sfogo è anche lievemente inclinata verso il basso (FOTO).
Non ci sono immagini chiare dello scarico centrale, ma in base a ciò che si vede nelle immagini, sembra che lo stesso soffi al di sotto del “monkey seat”, il quale funge anche da supporto per l’unico pilone dell’ala posteriore che risulta in configurazione piuttosto standard.
L’elemento più interessante dell’intera vettura è certamente la sospensione posteriore (di tipo pull-rod). I triangoli superiori sono appena visibili, data la grandezza dello sfogo del cofano e la dimensione extra large delle prese d’aria dei freni (FOTO). Il semiasse, per ora, non presenta alcuna carenatura, anche perché il braccetto posteriore del triangolo inferiore è posizionato stranamente indietro, il che conferisce alla sospensione una geometria piuttosto particolare ed inusuale. Tra l’altro, sembra che tale braccetto si congiunga con la paratia dell’ala. Trattasi, ovviamente, di illusione ottica, visto che, per regolamento, gli elementi aerodinamici non possono essere fissati ad elementi mobili (e il braccetto lo è…).
Pur trattandosi di vettura reale e non di rendering, quindi, abbiamo ancora moltissimi dettagli da scoprire, ma possiamo con sicurezza dire che, tecnicamente, la nuova McLaren non ci ha minimamente deluso.