Per il Brasile il GP di Interlagos non è più fondamentale
Per il presidente della Confederaçao Brasileira de Automobilismo la F1 non è più obiettivo primario delle competizioni in Brasile. ora l’attenzione è rivolta ad altre categorie motorstiche
Stando al trend degli ultimi anni, con i circuiti storici sempre più ai margini – o addirittura fuori – dalla F1, dal Brasile arrivano notizie non così buone per gli appassionati del “Circus” iridato.
Il presidente della Confederaçao Brasieira de Automobilismo (CBA) Cleyton Pinteiro ha infatti rilasciato interessanti dichiarazioni a riguardo nelle colonne del quotidiano sportivo connazionale Globoesporte, indicando come “non più fondamentale” il mondiale di Formula Uno.
“A oggi il Brasile è una nazione presente in quasi tutte le competizioni sportive a motore. Ha il settore automobilistico nazionale che è molto forte, in crescita. Non solo, abbiamo tanti sponsor che decidono di investire forte sui nuovi piloti brasiliani, così da permettere loro di competere nei migliori campionati“.
Pinteiro poi si pone un quesito riguardante gli introiti e gli interessi derivanti dall’evento F1 sul territorio verde-oro: “La Formula Uno è davvero così interessante? Felipe Nasr o Luis Razia non sono presenti non per mancanza di talento o soldi, ma semplicemente perché non l’hanno ritenuta l’opzione migliore. Il nostro Augusto Farfus è vice campione DTM, sempre nel 2013 abbiamo vinto la 500 miglia di Indianapolis e un altro nostro rappresentate ha lottato per il campionato Indy fino all’ultima gara. Questi sono solo alcuni esempi a dimostrazione che il motorsport non deve essere limitato alla massima serie“.
Nelle parole del presidente CBA traspare amarezza riguardo l’assenza di piloti di spicco nella classe regina, a maggior ragione dopo il passaggio di Felipe Massa dalla Ferrari alla Williams. Certo, il team di Grove è uno dei più nobili dell’intero “Circus”, ma è senza dubbio un team che sta ricostruendosi. Se non dalle fondamenta, poco ci manca.
Da sottolineare inoltre l’inesattezza riguardante l’assenza di Razia e di Nasr dal mondiale di F1. Razia era stato annunciato appena un anno fa pilota titolare della Marussia. Poi, proprio i suoi sponsor personali si sono tirati indietro e hanno fatto saltare il debutto del brasiliano, allora vice campione della GP2 alle spalle del nostro Davide Valsecchi. Nasr ha guidato anche la scorsa stagione in GP2, mostrando una crescita notevole ma non supportata dagli sponsor. Il brasiliano potrebbe diventare terzo pilota della Williams dalla prossima stagione, ma per quanto riguarda la titolarità se ne riparlerà il prossimo anno.
Non solo il fattore piloti, ma anche quello derivante dal calendario 2014 di F1. Il Gran Premio del Brasile non chiuderà la stagione 2014, come invece è avvenuto qualche mese fa. Sarà infatti Abu Dhabi a far da capolinea al prossimo mondiale (con i doppi punti, se la norma non verrà modificata o cancellata), con Interlagos che diverrà il penultimo tracciato a essere solcato dalle Pirelli P Zero delle monoposto. Questo movimento potrebbe essere stato mal digerito dalla Federazione brasiliana, a maggior ragione dopo aver saputo della regola del doppio punteggio all’ultima corsa della stagione.
La situazione a oggi resta stabile, ma potrebbe precipitare nei giorni precedenti la prima compilazione del calendario per il mondiale 2015, con Interlagos che sparirebbe nonostante i recenti progetti di restaurazione della pit-lane e dei box.