McLaren: avvicendamento ai vertici del team per gli Ojjeh
Mansour Ojjeh, proprietario di azioni del team McLaren e membro del consiglio del gruppo inglese, è stato sostituito temporaneamente dal fratello Aziz in seguito a un complicato intervento
Avvicendamento in vista ai vertici del consiglio di amministrazione del gruppo McLaren. Mansour Ojjeh ha infatti ceduto il proprio incarico al fratello Aziz, il quale prenderà temporaneamente il ruolo del fratello per permettergli la riabilitazione dopo un complicato doppio intervento ai reni.
La famiglia Ojjeh è padrona della TAG (poi diventata TAG-Heuer, in seguito all’accorpamento di due società produttrici di orologi), impresa svizzera specializzata nel settore dei cronografi e Mansour detiene da decenni quote azionarie del team di Woking. A oggi la famiglia francese di origine saudita detiene il quindici per cento delle azioni del team di Formula Uno ed è sempre attiva e interessata ai movimenti e ai risultati sportivi della creatura di Bruce McLaren.
Mansour Ojjeh, classe 1952, ha dunque temporaneamente abdicato, ma il suo ruolo rimarrà ben saldo nelle mani del fratello. L’intento della famiglia è quello di contribuire al riposizionamento del team ai vertici della Formula Uno in breve tempo, soprattutto dopo l’accordo firmato con la Honda lo scorso maggio. “Mansour Ojjeh sta godendo di un periodo di riposo, a cui seguirà il periodo di riabilitazione post operatorio. Al termine di quanto pianificato tornerà a svolgere il suo lavoro“, ha fatto sapere un portavoce del magnate arabo-transalpino.
Vengono così a decadere le voci che avrebbero voluto una riacquisizione totale delle azioni della scuderia britannica da parte di Ron Dennis. L’ex team principal McLaren, ora azionista di maggioranza (dopo l’uscita della Mercedes dalle quote azionarie) e responsabile del settore autovetture stradali, sarebbe stato interessato a comprare il cento per cento del pacchetto azionario perché stanco degli scarsi risultati del team di Formula Uno, così da poter controllare e decidere ogni mossa futura, senza il dovere di condividere e ascoltare pareri altrui.
Anche la posizione di Martin Whitmarsh si sarebbe trovata in bilico, perché Dennis – sempre stando a quanto riportato da media britannici – sarebbe voluto tornare alla guida del team con effetto immediato, sostituendo l’odierno responsabile del team e tornando a dirigere le operazioni direttamente dall’interno. Con la volontà della famiglia franco-saudita, però, tutte le congetture vengono a decadere, lasciando allo status quo l’assetto societario di uno dei team più gloriosi della Formula Uno.