Todt: “Doppi punti in gara finale? Solo un tentativo”
Il Presidente della FIA, Jean Todt, sottolinea che la regola che assegna i doppi punti nella gara finale di Abu Dhabi 2014 è un tentativo per aumentare l’interesse verso il finale di campionato.
Nei primi giorni di questo dicembre, ormai giunto agli sgoccioli, si è consumata una delle più importanti riunioni del neonato Strategy Group e della Commissione F1. Sono state approvate nuove regole per il 2014, ma solamente una ha fatto parlare molto gli appassionati. Si tratta della regola che raddoppia il punteggio nell’ultima tappa del Mondiale.
Quella che sembra una vera e propria assurdità, è stata invece una proposta approvata all’unanimità dalla FIA, dalla FOM e dai rappresentanti di tutte le squadre, nonostante all’interno di esse ci sia un dibattito particolarmente accesso sull’impatto che una scelta del genere potrà avere sul prossimo campionato. Gli appassionati non hanno gradito e in tantissimi hanno sposato il pensiero dell’ex pilota Ferrari, Eddie Irvine, il quale ha ammesso di non voler vedere un Gran Premio fin quando vige la regola dei doppi punti.
Ma in una intervista concessa al Corriere della Sera, emerge il disappunto di Jean Todt – Presidente della FIA – per la grande discussione in corso in merito a questa unica regola. “In realtà, sono state adottate decisioni molto più importanti”, sottolinea il francese. “Il budget cap, nuove penalità e l’adozione dei numeri fissi per i piloti. Eppure, ci si ricorda solamente dei doppi punti, idea che serve a ravvivare una stagione che, come quella appena conclusa, rischia di avere poco da dire nel finale. Ma se si parla solo di questo, significa che l’obiettivo di scatenare interesse è già stato raggiunto”.
Il Presidente della Federazione puntualizza, ancora una volta, che non è stata una decisione imposta, ma che è stata largamente condivisa da tutti. “Sottolineo che il provvedimento non è solo un atto della FIA, ma è stato varato all’unanimità dallo Strategy Group e confermato dalla Commissione F1. Infine, confermo che si tratta di un tentativo: se ci rendiamo conto che non funziona, si può rivedere tutto”.