Red Bull: prove aerodinamiche con le Pirelli 2014
La pioggia caduta sul circuito di Interlagos non ha fermato il lavoro della Red Bull in ottica 2014. Sulla Rb9 tanti sensori per verificare l’andamento dei flussi con le nuove gomme.
Nelle prime prove libere la Pirelli aveva messo a disposizione delle squadre gli pneumatici 2014, in modo da consentire agli ingegneri di cominciare a raccogliere i primi dati utili per sfruttare al meglio le nuove coperture. La pioggia, però, ha fatto saltare i piani delle squadre, salvo quelli della Red Bull, che ha comunque voluto condurre delle prove con i nuovi pneumatici per acquisire un po’ di dati utili.
Nonostante la pioggia e la conseguente pista viscida, quindi, Vettel è sceso in pista con le gomme slick 2014 con la RB9 dotata di strumenti di misurazione dell’andamento dei flussi aerodinamici installati dietro alle gomme posteriori, come mostra la foto a lato del collega spagnolo Ferran Figuerola.
Anche la vettura di Webber è stata dotata di questi sensori (che non sono altro che tubi di Pitot) installati sia dietro le gomme anteriori che quelle posteriori (FOTO), anche se l’australiano non ha utilizzato gli pneumatici 2014 ma quelli intermedi 2013, evidentemente per confrontare i dati raccolti con i due tipi di gomma. Prova effettuata successivamente anche dallo stesso Vettel (FOTO).
Lo scopo del test è piuttosto chiaro: verificare come le deformazioni dello pneumatico, soprattutto in curva, influiscono sull’andamento dei flussi e, di conseguenza, sulle superfici che si trovano subito dietro o nelle vicinanze degli stessi.
Difficile dire quanto sia servito un test in condizioni simili, visto che la scivolosità della pista ha costretto Vettel ad un’andatura piuttosto ridotta; ma è comunque significativo ed eloquente l’impegno incessante della Red Bull nella costante ricerca di dati e soluzioni utili a migliorare la propria vettura.