USA, Buona gara della McLaren, entrambe nella top 10
La McLaren raccoglie un buon risultato al Gran Premio degli Stati Uniti a Austin. Perez settimo, Button decimo.
La scuderia Vodafone McLaren Mercedes ha affrontato un Campionato 2013 di Formula 1 molto complicato, in cui non è stata mai capace di dimostrarsi almeno competitiva nemmeno con i team “terrestri” quali Ferrari, Mercedes e Lotus, figurarsi con i “marziani” Red Bull.
Questo Gran Premio degli USA ha però visto la storica scuderia inglese in buono spolvero, riuscendo a portare entrambi i piloti nella top 10. Le posizioni sulla griglia di partenza vedevano il già “licenziato” Perez partire dalla 7° casella, ben più avanti del suo esperto compagno di squadra Button (15° posizione) che però ha subito una retrocessione di tre posizioni in griglia decisa dalla FIA per aver sorpassato un’altra vettura in regime di bandiera rossa durante le prove libere del venerdì.
Tra i due portacolori McLaren la gara da segnalare è di certo quella del messicano Sergio Perez, il quale, giunto 6° al traguardo, si è mostrato evidentemente ispirato dal trovarsi quasi al GP di casa (il Texas, stato confederato in cui si trova Austin, è praticamente la parte americana del Messico), anche se deve essere stato difficile per lui correre dopo aver ricevuto in settimana il “benservito” dal suo team per il 2014, in favore dell’esordiente Magnussen.
Perez è partito molto bene, superando immediatamente Alonso e restandogli abbastanza serenamente avanti fino a quando l’asturiano della Ferrari gli ha riguadagnato la posizione durante le operazioni del pit stop. Proprio nel primo stint di gara il pilota messicano ha avuto dei problemi con l’usura degli pneumatici, il ché ha vanificato sia la posizione su Alonso e sia il resto della strategia programmata con gli uomini al muretto McLaren: “Dopo la buona partenza sentivo la macchina molto bene; purtroppo però tra il 10° ed il 15° giro ho cominciato a soffrire ed è stato come se gli altri riuscissero a trattare meglio le gomme. Comunque la parte più emozionante della gara è stato sentire l’affetto dei tantissimi tifosi che sono giunti qui dal Messico per vedermi; voglio ringraziarli tutti per essermi stati vicini ed avermi dato la forza di affrontare questa gara dopo una settimana difficile e deludente per me.”
Per Jenson Button, così come accaduto ad Abu Dhabi, il Gran Premio è partito subito in salita per via di un contatto che, durante le concitate fasi della partenza, ha danneggiato la parte sinistra del suo alettone anteriore. Un danno lieve che non ha nemmeno richiesto la sostituzione della parte interessata ma solo una regolazione da parte dei meccanici al pit stop, ma che ha chiaramente avuto una certa influenza sul comportamento della monoposto in gara come ci spiega lo stesso gentleman driver nelle dichiarazioni post gara: “Purtroppo sono occorso per l’ennesima volta in un contatto nelle fasi di partenza, ma per fortuna stavolta non era grave come ad Abu Dhabi. Dopo aver considerato con il team l’ipotesi di sostituire il musetto, abbiamo proseguito e con la regolazione fatta dai meccanici durante il pit stop abbiamo bilanciato il comportamento della vettura. Comunque ho avuto una tendenza sottosterzante per tutta la gara, anche perché il danneggiamento della paratia anteriore non toglie soltanto carico deportante frontalmente ma modifica i flussi su tutta la vettura e questo inficia molto la dinamica di marcia. I primi 30 giri sono rimasto bloccato dietro Massa ma poi sono riuscito a divertirmi e compiere belle manovre nella seconda parte del Gran Premio.”
Martin Whitmarsh è contento del comportamento dei suoi piloti e manda già più di un pensiero alla prossima stagione, quasi volendo chiudere questo 2013 in anticipo: “Sono felice per la gara di Sergio e Jenson, entrambi sono stati molto bravi qui ed in tutta la stagione a trarre il meglio da questa vettura che non ha rispettato le aspettative che avevamo riposto in essa. A tal proposito voglio ringraziare tutti i meccanici ed i tecnici per aver lavorato costantemente al miglioramento della nostra McLaren 2013, rendendola quantomeno molto affidabile. Ora pensiamo a chiudere bene questo Mondiale in Brasile ed a fare il massimo per tornare ai vertici nel 2014.”